LETTERA APERTA DELLA CONFERENZA NAZIONALE SALUTE MENTALE al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca,  al Direttore Generale per la Tutela della Salute della Regione Campania Antonio Postiglione, al Ministro della Salute Roberto Speranza, al Presidente del Consorzio NCO (Nuova Cooperazione Organizzata) Giuliano Ciano Esprimiamo viva preoccupazione per l’annunciata chiusura del ristorante pizzeria sociale “Nuova Cucina Organizzata” di Casal di Principe. Una delle esperienze di cooperazione sociale e inserimento lavorativo (attraverso la metodologia dei budget di salute). La Cooperativa ha annunciato che progressivamente saranno chiuse tutte le attività a causa degli intollerabili ritardi nel pagamento delle fatture da parte delle istituzioni Rischia di chiudere unaLeggi altro →

In Italia, i rari standard di riferimento reperibili nelle normative regionali sono puntualmente disattesi, anche quando attengono a criteri per l’accreditamento dei servizi. Essendovi una stretta correlazione tra la consistenza numerica del personale in servizio e la capacità assistenziale che i servizi esprimono (al netto naturalmente delle caratteristiche “naturali” delle reti sociali e di sostegno non psichiatriche esistenti sui territori) è possibile assumere che questa estrema flessibilità costituisca una strategia non esplicita di governo della domanda. In altri termini, la riduzione del personale determina una selezione a maglie sempre più strette dei bisogni che saranno “presi in carico” dai servizi pubblici, con il conseguente dirottamentoLeggi altro →

E’ stata presentato alla Regione Toscana, lunedì 17 dicembre 2019, il libro “Il muro dell’imputabilità”, a cura di Franco Corleone. Non ci occupiamo qui del libro, che merita di per sé attenta lettura per i contributi rilevanti che lo compongono, ma della proposta di legge di riforma del codice penale*, che di nuovo cerca di affrontare la questione del “doppio binario”, ovvero dello statuto speciale delle persone con disturbo mentale di fronte alla legge, nel nuovo scenario post-OPG. Tale tematica è sempre stata presente e dibattuta all’interno delle discussioni legate alla riforma psichiatrica, in quanto connessa all’ideologia manicomiale, all’equazione folle=incapace di intendere e di volereLeggi altro →

Di recente l’Istituto Superiore di Sanità e anche soprattutto la Società italiana di epidemiologia psichiatrica (Siep) hanno pubblicato a più riprese rapporti basati su studi epidemiologici che restituiscono finalmente una immagine oggettiva della presenza quantitativa dei servizi di salute mentale nelle differenti regioni e, in misura discreta ma non sufficiente, delle forme organizzative. Nelle griglie che sono state pubblicate si possono finalmente confrontare quantità e penetrazione delle organizzazioni delle differenti regioni. Come nell’articolo pubblicato da Fabrizio Starace, diventa non più discutibile una distanza profonda tra le differenti aree del Paese: è da tempo, sicuramente da vent’anni, che andiamo denunciando questi salti, tanto da farci dire di vivereLeggi altro →

Se tra il 2015 e il 2017 in Piemonte è più che raddoppiata l’incidenza trattata di persone con diagnosi di schizofrenia, lo stesso indicatore si dimezza in Calabria. Nel triennio, gli accessi in PS per patologie psichiatriche decrescono di 1/3 in Lombardia ma aumentano di oltre 2/3 in Molise. E se in Friuli la durata media del trattamento residenziale è diminuita del 77%, in Campania si è più che quadruplicata. Sono solo alcuni dei dati contenuti nel volume La Salute Mentale nelle Regioni. Analisi dei trend 2015-2017 pubblicato dalla Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica (SIEP). Le differenze che emergono sono eclatanti e solo in parte possono essereLeggi altro →

Un volume, curato da Franco Corleone, conclude un lavoro di ricerca e di approfondimento realizzato dall’Ufficio del Garante delle persone private della libertà della Regione Toscana in sintonia con il movimento per il superamento dei manicomi giudiziari. Il cuore del volume è rappresentato dalla proposta di legge volta al superamento del doppio binario e affronta il difficile nodo dell’imputabilità dell’autore di reato. L’ipotesi che affronta alla radice la questione, riprende le proposte avanzate in Parlamento nelle scorse legislature da Franco Corleone e chiarisce la necessità di intervenire sulle norme relative alla responsabilità penale dell’individuo malato di mente, abolendo la non imputabilità e di fatto scardinando la distinzione tra pene eLeggi altro →

Si svolge a Prato il 13 dicembre il XIII Convegno nazionale del club Spdc no restraint. IL PROGRAMMA l’evento si svolge con il sostegno della Conferenza nazionale Salute Mentale Il club Spdc- No Restraint è un’associazione senza scopi di lucro e si propone di svolgere attività di utilità sociale, nei confronti di terzi, nel settore della salute mentale, con particolare riferimento ai reparti di psichiatria presenti negli ospedali generali (Servizi Psichiatrici Diagnosi e Cura – SPDC) per finalizzare l’operatività ai principi del “no restraint”, ovvero la pratica per giungere ad azzerare i mezzi di contenzione, al mantenimento delle porte del SPDC aperte, nel rispetto dellaLeggi altro →

La Conferenza Nazionale “il diritto di avere diritti” si è tenuta presso l’Aula Magna della Corte d’Appello di Cagliari, il 10 dicembre 2019, è stato un confronto coraggioso e responsabile tra diversi attori sociali, per mettere a fuoco criticità esistenti e indicare nuove strade da percorrere per il benessere di una collettività solidale. Il 10 dicembre 2019 si celebra in tutto il mondo la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell’ONU. Eppure questi nostri anni sono caratterizzati da pesanti e inaccettabili disuguaglianze sociali e territoriali che determinano, in una sempre maggiore fascia di persone, la violazione dei più essenziali diritti umani. Il diritto al lavoro eLeggi altro →

La violenza sulle donne, definita dal Presidente della Repubblica Mattarella [1] “un’emergenza pubblica”, è rappresentata in tutta la sua gravità da ISTAT [2] e da Eures[3]: “nel 2018 il 49,5% delle vittime degli omicidi volontari commessi in Italia è stato ucciso all’interno della sfera familiare o affettiva (163 su 329 vittime di omicidio totali): la percentuale più alta mai registrata in Italia. Di queste, il 67% è costituito da donne (109 vittime) a fronte di 54 vittime di sesso maschile (33%). L’ambito familiare arriva ormai a costituire il contesto omicidiario quasi esclusivo per le vittime femminili, visto che ben l’83,4% delle 130 donne uccise inLeggi altro →