Gli/le anziani/e sono sempre più al centro del discorso sulla pandemia. Dal numero elevato di morti solitarie, senza gesti e parole di conforto e accompagnamento, alle file delle bare, alle molte espressioni di ricordo, tra le prime del Presidente Mattarella, tra le più recenti, di Papa Francesco. Si rende omaggio alle generazioni dei “nonni”, formate dalla guerra e dalla ricostruzione. Memoria per il futuro. Questa cura della memoria contrasta però con l’incuria delle vite.  Con “la strage dei nonni”, consumata nelle Rsa, con le tante, troppe, morti, neppure ricordate nei numeri, perché sono avvenute nelle case, senza diagnosi. E contrasta con la realistica ammissione cheLeggi altro →

Dal 24 febbraio 2020 a seguito della pandemia è stata modificata in modo significativo l’attività dei servizi di salute mentale e a distanza di 45 giorni, ancora nel pieno dell’infezione, non si possono tracciare le linee future. A tutt’oggi prevale la linea emergenziale che in questa ultima settimana è diventata più attenta al territorio. Infatti, mentre nella prima fase la necessità di far fronte all’ondata di ricoveri ha richiesto uno sforzo straordinario che si è concentrato sulla necessità di creare posti letto dedicati e aumentare quelli in terapia intensiva, i servizi territoriali pur chiamati in causa visto che la maggior parte degli infettati era edLeggi altro →

L’emergenza Covid-19 è prima di tutto questione sanitaria, ma per fronteggiarla l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda una “azione globale” che tenga conto di tutti gli aspetti che influiscono sulla salute e sulla vita della persone, non limitandosi ad interventi per contenere l’infezione e tanto meno solo all’ospedalizzazione. L’OMS dedica una particolare attenzione alle persone più vulnerabili e indica tra i servizi essenziali da garantire quelli riferiti alle persone con problemi di salute mentale e più in generale alle persone non autosufficienti e con patologie croniche, e per la salute materno-infantile. In Italia questa attenzione ancora non c’è stata. Le pur importanti misure disposte dal GovernoLeggi altro →

Lo psichiatra dell’Ausl di Modena farà parte della task force di esperti voluta dal governo per la ripartenza nella fase 2. “L’attenzione verso il benessere psicologico deve correre in parallelo all’attenzione verso la ripresa economica” “È assolutamente fondamentale che la sensibilità verso la salute mentale, che la presidenza del Consiglio ha manifestato con l’inclusione di esperti in ambito psicologico e psichiatrico, poi abbia una traduzione concreta. L’attenzione verso questi temi, come il benessere psicologico, deve correre in parallelo all’attenzione verso la ripresa economica. Parafrasando la frase dell’Organizzazione mondiale della sanità, non c’è ripresa senza salute mentale”. Non ha dubbi lo psichiatra Fabrizio Starace, direttore delLeggi altro →

L’emergenza Covid-19 ha mostrato la debolezza dell’impostazione territoriale nei nostri servizi; ora bisogna ripensare il futuro della Salute Mentale pubblica con più investimento territoriale. Inoltre è necessario inventare nuove forme di welfare. Roberto Mezzina è stato Direttore dei Servizi di Salute Mentale di Trieste, un centro che collabora con l’Organizzazione Mondiale della Sanità e tiene vivo l’approccio basagliano alla salute mentale. Gli chiediamo cosa sta succedendo oggi. I servizi sono in una fase difensiva. In molte regioni sono stati chiusi di imperio ambulatori, servizi territoriali e centri diurni e il rischio ora è di dimenticare le persone più sole. In alcune regioni il Terzo SettoreLeggi altro →

Appello della società civile per la ricostruzione di un welfare a misura di tutte le persone e dei territori firmato da eminenti personalità del Terzo settore e della società civile. Sentiamo, infatti,  il dovere di intervenire perché i corpi intermedi che costituiscono il capitale sociale italiano siano al più presto coinvolti in un grande lavoro di caring, di presa in carico delle famiglie e dei lavoratori colpiti dalla crisi. Riprendiamo oggi il cammino di quel dialogo proficuo tra laici e cattolici che ha portato alla vera ed indiscussa riforma del nostro Stato Sociale, l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, la Legge n. 833 del 1978. OggiLeggi altro →

Di fronte alla pandemia l’Italia si è mostrata impreparata: la mancanza di mascherine, disinfettanti, tamponi, ospedali sull’orlo del collasso, servizi territoriali lasciati a se stessi con gravi conseguenze per cittadini e operatori che contano molti infettati e deceduti, ad oggi ben 110.  In questo quadro, i servizi per la salute mentale sono stati orientati ad occuparsi delle urgenze e ad assicurare la continuità di cura. Gli accessi al Pronto Soccorso, le consulenze e i ricoveri sono diminuiti. Di fronte all’impensabile e invisibile, l’emergenza ha compresso i diritti e il “restare a casa” da un lato, ha inciso sulla parte più innovativa dei servizi, quella basataLeggi altro →

Assemblea nazionale Conferenza salute mentale 30 maggio 2020 (4): Disabilità, servono azioni oncrete. Lavoro al centro. Formazione: Nelle università mancano Basaglia e la riforma. Dagli interventi all’Assemblea nazionale della Conferenza salute mentale (30 maggio), il richiamo, per il Governo e la task force guidata da Colao a riconoscere bisogni ed esigenze delle persone con disabilità, per le quali i servizi e trattamenti si mostrano ancora inadeguati. Criticità anche per la mancata attuazione della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, pure ratificata dall’Italia nel 2009. È stata posta la questione del lavoro come opportunita’ di cambiamento nella vita delle persone con problemi di sofferenza mentale.Leggi altro →

Assemblea nazionale Conferenza salute mentale 30 maggio 2020 (3): stop alla contenzione e basta abusi nell’utilizzo del tso. Carceri e Rems la pandemia ha accentuato le criticità. Nel corso dell’Assemblea nazionale della Conferenza salute mentale (del 30 maggio), forte attenzione all’abuso del trattamento sanitario obbligatorio che, in questi mesi, ha fatto registrare in alcuni territori un significativo aumento e preoccupanti episodi di utilizzo improprio. Preoccupazione anche per l’irrigidimento e l’ulteriore chiusura registrata in alcuni reparti psichiatrici ospedalieri, dove le misure adottate per l’emergenza sanitaria si sono trasformate in una negazione dei diritti dei ricoverati, e dove si continua a registrare un utilizzo routinario della contenzioneLeggi altro →

Assemblea nazionale Conferenza salute mentale 30 maggio (2): le difficoltà nel periodo pandemico evidenziano le carenze strutturali, di risorse e di visione nei servizi di salute mentale. Ora servono strumenti per l’autonomia delle persone. Nelle decine di interventi che si sono susseguiti, e nei messaggi raccolti nelle chat dell’Assemblea nazionale della Conferenza salute mentale del 30 maggio, si sono evidenziate le grandi difficoltà vissute nel periodo di pandemia, con l’interruzione delle attività riabilitative, la chiusura dei centri diurni, la riduzione delle attività dei centri di salute mentale, le problematicità di un’operatività di sostegno relazionale ridotta a contatti telematici e telefonici, le difficili sfide affrontate daLeggi altro →