A chi fa paura un cavallo di legno e cartapesta mentre questo nostro mondo è in  fiamme, sullo sfondo persino la minaccia nucleare? Eppure Marco Cavallo ha questo  potere: innervosisce ancora il triste circolo dei cosiddetti benpensanti, quelli che  amano muri e recinti, che i matti li vorrebbero aiutare a “casa loro”, cioè dentro il  manicomio.   Le ultime di Marco Cavallo le conoscete. Un sindaco leghista (a Muggia) ha deciso  di liberarsene considerandolo un “ingombro”. Quando non è in trasferta, a  rappresentare l’Italia della riforma psichiatrica che ha restituito dignità ai malati,  Marco se ne sta tranquillo (anche perchè è di cartapesta e vetroresina, quindiLeggi altro →

Intervista a Erri De Luca, di Simona Ciaramitaro su Collettiva Erri De Luca, quanto e perché il decreto si connota come pericoloso e liberticida? Criminalizzare raduni musicali giovanili indica volontà di dotarsi di strumenti per vietare e penalizzare qualunque altra manifestazione. Se neanche un pacifico appuntamento festivo è ammesso, allora si può vietare tutto a proprio arbitrio. C’è in più una protervia, un sopruso contro la gioventù, addirittura identificata e schedata in massa perché riunita in una manifestazione musicale. Le maggioranze parlamentari arrivano a far leggi che sono atti osceni in luogo pubblico. Ricordo quella che incriminava per concorso in immigrazione clandestina il pescatore che salvavaLeggi altro →

La risposta di Franco Rotelli alla lettera di un lettore del Foglio del 10 ottobre 2022 Abbiamo letto il testo di Michele Cerquetti, pubblicato sul Il Foglio in occasione della Giornata mondiale della Salute mentale. Non possiamo che associarci a quella narrazione: le cose vanno così. La lettera da un lato fotografa e denuncia l’inadeguatezza delle risposte istituzionali, culturali e sociali al sempre più vasto e grave malstare – di tante persone, soprattutto le più giovani, dall’altro richiede si apra una discussione molto più vasta e profonda su un tema di drammatica complessità. A quelle questioni molto spesso si offrono risposte occasionali, estemporanee e riduzioniste che quasi sempreLeggi altro →

Io sento le voci. Continuamente. Incessantemente. Anche in questo momento. Ma oggi sto bene. E vengo qui, a testimoniare davanti a tutti voi, reduce da un lungo cammino; un cammino ondivago, pieno di sofferenze e di esperienze drammatiche, al limite. Esse hanno messo a dura prova la mia resistenza; la mia resilienza; la mia stessa capacità umana di attraversare, sopportare, metabolizzare momenti, molti e ripetuti momenti, in cui ho messo a repentaglio la mia stessa vita. Quando penso al lungo arco di tempo, durato più di quarant’anni, dall’esordio conclamato di malessere, di malattia mentale, fino al giorno della emancipazione dal rapporto con i Servizi psichiatriciLeggi altro →

METTIAMO AL BANDO TUTTE LE ARMI NUCLEARI SOLIDARIETÀ CON IL POPOLO UCRAINO E CON LE VITTIME DI TUTTE LE GUERRE Manifestazione Nazionale Roma – Sabato 5 Novembre 2022 concentramento ore 12.00 – piazze e percorso saranno comunicate nei prossimi giorni L’ombra della guerra atomica si stende sul mondo La minaccia nucleare incombe sul mondo. È responsabilità e dovere degli stati e dei popoli fermare questa follia. L’umanità ed il pianeta non possono accettare che le contese si risolvano con i conflitti armati. La guerra ha conseguenze globali: è la principale causa delle crisi alimentari mondiali, ancor più disastrose in Africa e Oriente, incide sul caro-vita,Leggi altro →

In molti paesi le persone con disturbi mentali continuano a risiedere in grandi manicomi o in istituti di assistenza sociale con condizioni di vita precarie, con assistenza clinica inadeguata e frequenti violazioni dei diritti umani. A vent’anni dal World Health Report 2001, Mental Health: New Understanding, New Hope (1), il primo storico riferimento per l’azione in salute mentale che segnò l’inizio di una nuova fase nella storia della salute mentale globale, l’OMS ha ritenuto fosse giunto il momento di produrre un nuovo Rapporto Mondiale dedicato alla salute mentale (2). Senza dubbio l’OMS deve essere sinceramente congratulata per questo fondamentale documento che sarà un riferimento per i prossimi decenni. NonLeggi altro →

La necessità di “Ripensare i servizi” non nasce certo con l’avvento della pandemia. Le persone più avvertite e più attente da tempo hanno posto l’urgenza di un ripensamento delle politiche e degli interventi. La pandemia ci ha riproposto in maniera violenta l’urgenza del cambiamento. Cambiamento che chiede di declinare, attraverso la prassi affermazioni, come: “deistituzionalizzare”, “sostenere la domiciliarità”, “centralità del progetto di vita”, “superamento del modello biomedico”; “territorialità dei servizi”, “benessere delle persone” e molto altro ancora. C’è urgenza di rivedere, modelli, luoghi, approcci. Ma soprattutto di evitare che a parole nuove corrispondano vecchie prassi. La fase attuale può essere, forse, occasione per innescare cambiamentiLeggi altro →

E’ la manifestazione promossa dal Dipartimento di salute mentale e dipendenze patologiche dell’AUSL di Modena che, dal 2010, si colloca con cadenza annuale nella seconda metà di ottobre. Si tratta di una settimana di dibattiti, conferenze, eventi artistici e culturali aperti a tutta la cittadinanza, dislocati in diverse aree di Modena e provincia atti a sensibilizzare il territorio sui temi della salute mentale e ad implementare la lotta al pregiudizio e allo stigma che gravano su chi soffre di disagio psichico. L’evento si svolge sulla base di un percorso di progettazione partecipata, in collaborazione con le associazioni locali, e vede il coinvolgimento di partner istituzionaliLeggi altro →

Da 50 anni simbolo della rivoluzione basagliana che da Trieste si è propagata nel mondo, è diventato “un ingombro” per il sindaco leghista di Muggia, paese ospitante. Marco era il nome del mulo che trainava il carretto della biancheria da lavare. Arrivava con le lenzuola pulite e si sentiva il profumo, i matti aggrappati alle grate per salutarlo. Quelli poco matti, giusto un poco, ché gli altri stavano legati al letto o dentro le gabbie o magari con gli elettrodi alle tempie per far passare un po’ di ampere ché le convulsioni fanno bene, dicevano. Entrava e usciva dal manicomio, lui, a mostrare quella libertàLeggi altro →

Marco Cavallo, apprendo, è stato sfrattato dal deposito a Muggia dove era custodito quando non era in viaggio per testimoniare la rivoluzione che l’ha fatto nascere. Io non ero nata, ma la storia del cavallo azzurro della Città dei Matti, che aveva buttato giù i muri del manicomio andandosene in giro per la città, mi veniva raccontata spesso. La raccontavano i basagliani, genitori dei miei compagni d’asilo, arrivati da mezza Italia in quella regione di confine a est, dove si era così periferici e stranieri da poter fare inosservati la rivoluzione – quando se ne accorsero era già troppo tardi. Me la raccontava mia madreLeggi altro →