Decine di iniziative in ricordo della psichiatra uccisa. Parla il direttore del Dipartimento di salute mentale di Parma, Pietro Pellegrini. Intervista di Eleonora Martini   In molte città d’Italia ieri si sono svolte fiaccolate e flash-mob di solidarietà ai colleghi, ai parenti e agli amici della psichiatra pisana Barbara Capovani, uccisa all’uscita dal lavoro da un ex paziente. Migliaia di medici, infermieri e operatori sociosanitari hanno però voluto anche focalizzare un problema di sicurezza che riguarda tutto il mondo sanitario ma soprattutto quello della salute mentale. Una problematica che nessuno sottovaluta ma sulla cui soluzione si spacca il mondo della psichiatria e non solo. Ne abbiamoLeggi altro →

Stefano Cecconi e Franco Corleone tornano sulla morte di Barbara Capovani ricordando la proposta di riforma del codice Rocco sull’imputabilità dei folli rei per la rubrica di Fuoriluogo su il manifesto del 3 maggio 2023. È ancora forte l’emozione, dolorosa, per la morte di Barbara Capovani, la psichiatra aggredita e uccisa a Pisa. Parlarne non è facile, immaginando la sofferenza dei suoi familiari, degli amici, dei colleghi. Ma perché non resti un fatto di cronaca nera, bisogna intervenire con razionalità su questa tragedia, per evitare che ne accadano altre, e per restituire senso e valore al lavoro per la salute mentale. Servono interventi concreti, con prioritàLeggi altro →

L’Unione nazionale delle associazioni per la salute mentale-Unasam, esprimendo solidarietà ai familiari e ai colleghi della specialista uccisa a Pisa, si chiede cosa ci sia che non funzioni, oggi, nei servizi di cura: serve una presa in carico globale, che coinvolga anche il tessuto sociale e la comunità. Vale a dire applicare pienamente la legge 180 e formare adeguatamente ad essa gli operatori «Come abbiamo più volte dichiarato, riteniamo che il parallelismo tra disturbo mentale e pericolosità vada assolutamente rigettato». A parlare è Gisella Trincas, presidente dell’Unione nazionale delle associazioni per la salute mentale – Unasam. La rete, a cui oggi aderiscono 70 realtà su tuttoLeggi altro →

Toccare la terra, bagnare le rose, cambiare le cose Sabato 6 maggio, a partire dalle ore 10.30, ConF.Basaglia promuove nel roseto del Parco culturale di San Giovanni una giornata dedicata a Franco Rotelli, uno dei protagonisti — insieme a Franco Basaglia — della riforma che in Italia negli anni ’70 ha sancito la chiusura dei manicomi e la costruzione di una rete di servizi comunitari di salute mentale, nonché artefice negli anni ‘90 dell’organizzazione di sistemi di salute territoriale, dei progetti habitat/microaree, di strategie e pratiche di cooperazione e impresa sociale. L’iniziativa, condotta dal giornalista Massimo Cirri, si propone come un momento di confronto e di scambio tra coloroLeggi altro →

L’omicidio della collega Barbara Capovani ha ferito me, come tutti coloro che operano nel campo immenso della salute mentale, richiamando anche la dolorosa memoria dell’uccisione dell’amica e collega Paola Labriola, avvenuta a Bari dieci anni fa, e costringendoci tutti a volgere nuovamente lo sguardo al lato più oscuro e inquietante della condizione umana. Scrivo perciò sotto un denso gravame emotivo, che tento di chiarire con quel tanto di sapere scientifico ed umano che posso spremere dai miei studi e dalla mia esperienza. Condivido i dubbi, i timori e le proteste di chi fa uno sforzo enorme per affrontare le tante forme di disagio e diLeggi altro →

Il coordinamento nazionale per la salute mentale, dopo l’omicidio della psichiatra Barbara Capovani (vedi comunicato 24.4.2023), ha chiesto un incontro al Ministro della Salute LA LETTERA AL MINISTRO DELLA SALUTE Oggetto: richiesta incontro  c.a. Ministro della Salute prof. Orazio Schillaci 26 aprile 2023 Gentile Ministro, nei giorni scorsi, abbiamo espresso dolore e sgomento per la morte di Barbara Capovani, psichiatra dell’Azienda Usl Toscana nord ovest, aggredita e uccisa a Pisa, e manifestato il cordoglio ai suoi familiari.  Oggi ci rivolgiamo a Lei chiedendole un incontro per poter offrire il nostro contributo. Abbiamo già scritto che quanto successo ripropone drammaticamente l’urgenza di prevenire gli atti diLeggi altro →

Il tragico destino di una brava psichiatra, il suo omicidio forse premeditato, oltre al dolore, all’orrore e allo sdegno che ha suscitato, non possono e non devono diventare l’ennesimo pretesto per mettere in discussione ciò che il nostro paese ha ottenuto dopo una legge epocale, la legge 180. Chiamarla ‘legge Basaglia’ non rende merito allo sforzo collettivo di tanti altri che contribuirono a scriverla e delle tante esperienze che la resero credibile e possibile, e all’unità delle forze politiche che la vollero, non senza resistenze e reazioni. Va qui ricordato che per vent’anni si sono avvicendati mancanza di finanziamenti, assenza di servizi alternativi, tentativi e proposteLeggi altro →

Trascorsi alcuni giorni dall’omicidio della psichiatra Barbara Capovani dopo lo sconcerto, il dolore e le tante prese di posizione si stanno delineando le possibili linee di intervento onde evitare che tutto finisca con il restare invariato. Per punti. a) Le indagini chiariranno la dinamica dei fatti accaduti in pieno giorno, all’interno di un grande ospedale. Un omicidio commesso a quanto pare da una persona conosciuta, ripetutamente segnalata e oggetto di diversi interventi giudiziari e sanitari. Le questioni della “security” e della “safety” verranno certamente analizzate. E’ un gravissimo incidente sul lavoro, connesso all’attività medica e certamente non mancano Circolari e documenti per la sicurezza delle cure e degliLeggi altro →

Prima di ogni altra cosa esprimiamo dolore e sgomento per la morte di Barbara Capovani, psichiatra dell’Azienda Usl Toscana nord ovest, aggredita e uccisa a Pisa, e il cordoglio ai suoi familiari. Ancora una donna colpita, ancora una volta una lavoratrice del Servizio Sanitario Nazionale. Spetta ora alle Autorità competenti fare giustizia. Mentre si ripropone drammaticamente l’urgenza di prevenire gli atti di violenza contro gli operatori del SSN, nel rispetto dei diritti costituzionali dei lavoratori e dei cittadini utenti. Ancora una volta dobbiamo ricordare che sui servizi e sugli operatori della salute mentale si caricano enormi responsabilità senza adeguate risorse e sostegni. Anche così cresceLeggi altro →

Secondo lo psichiatra Vito D’Anza, i comportamenti violenti da parte delle persone con disturbi mentali si possono ridurre attraverso una reale applicazione della riforma della salute mentale legata alla Legge 180, tramite un approccio che non neghi l’utilizzo dei farmaci, ma si componga di tanti altri elementi, come il dialogo, l’ascolto e la creazione di un rapporto di fiducia tra curante e curato. Per far questo, però, servono le risorse, che al momento scarseggiano. Intervista di Veronica Rossi  «Non ero il medico di Gianluca Paul Seung, ma l’ho incontrato a molti convegni e sporadicamente è venuto a trovarmi a Montecatini; l’ultima volta che l’ho visto, quattroLeggi altro →