Franco Rotelli, la psichiatria come utopia concreta. di Stefano Cecconi
Franco Rotelli aveva un pregio assai raro: quello di voler trasformare i sogni in realtà, e il talento di saperlo fare. Certo, non sempre e non tutti i sogni si avverano. Ma se Rotelli è stato definito, anche in questi giorni, un «visionario concreto», è perché «sognava e agiva», nei diversi ruoli che ha ricoperto, per migliorare la vita delle persone, i contesti sociali, i servizi e il lavoro del welfare. Lo ha fatto, insieme a Basaglia, e dopo, per distruggere i manicomi: da Castiglione a Trieste fino a Leros. E per costruire le alternative alla non-vita del manicomio: libertà, reddito, casa, lavoro, affetti, eLeggi altro →