INTERVENTI – INTERVISTE (Pagina 8)

Franco Rotelli aveva un pregio assai raro: quello di voler trasformare i sogni in realtà, e il talento di saperlo fare. Certo, non sempre e non tutti i sogni si avverano. Ma se Rotelli è stato definito, anche in questi giorni, un «visionario concreto», è perché «sognava e agiva», nei diversi ruoli che ha ricoperto, per migliorare la vita delle persone, i contesti sociali, i servizi e il lavoro del welfare. Lo ha fatto, insieme a Basaglia, e dopo, per distruggere i manicomi: da Castiglione a Trieste fino a Leros. E per costruire le alternative alla non-vita del manicomio: libertà, reddito, casa, lavoro, affetti, eLeggi altro →

La storia della psichiatria italiana del dopo Basaglia è stata travagliata ma, nel suo complesso, ha visto per decenni l’affermarsi di pratiche e di esperienze avanzate di valorizzazione delle persone e delle loro risorse, di affermazione di diritti e di allargamento degli spazi di vita e di salute tempo addietro impensabili. A questi sviluppi hanno apportato il loro contributo, così come era avvenuto prima della legge, persone, équipe, operatori, cittadini, pazienti e famiglie in molti luoghi d’Italia. La morte di Franco Rotelli, come era avvenuto per quella di Agostino Pirella sei anni orsono, rappresenta l’uscita di scena di testimoni decisivi, una perdita per tutti coloro,Leggi altro →

Ho conosciuto Franco Rotelli oltre trent’anni fa quando era direttore del dipartimento di salute mentale di Trieste, una città riferimento internazionale per la salute mentale, essendo centro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Succeduto a Basaglia, Rotelli ha avuto il difficile compito di dare realizzazione alla legge 180 e ne ha incarnato con la radicalità delle pratiche le istanze più profonde che sono alla base di innovazioni come il “Centro di Salute Mentale aperto nelle 24 ore” o “l’Impresa sociale”.  Un cambio di paradigma in base al quale l’oggetto non è tanto la malattia quanto l’esistenza-sofferenza dei pazienti in rapporto al corpo sociale e la destituzionalizzazione èLeggi altro →

Sabato 18 marzo 2023, a Trieste, centinaia di persone hanno partecipato ai funerali di Franco Rotelli, uno dei principali protagonisti della riforma psichiatrica in Italia. Collaboratore di Franco Basaglia, dal 1979 al 1995, Rotelli è stato direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Trieste. Nel 1998 è diventato Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria di Trieste, ruolo che manterrà per una decina d’anni. Per il PD ha presieduto la Commissione sanità della Regione FVG. È stato consulente dell’Oms per lo sviluppo della riforma psichiatrica in Argentina, Brasile e Repubblica Dominicana.  Alla fine del mio primo mese di volontariato a Trieste, come giovane medico, nel 1976, un giornoLeggi altro →

Lettera in ricordo di Franco   Morte, non essere troppo orgogliosa, se anche qualcuno ti chiama terribile e possente tu non lo sei affatto: perché quelli che pensi di travolgere in realtà non muoiono… ( John Donne ) Il pensiero di Franco Rotelli ci ha segnato per sempre e con lui quello di un altro grande Franco. Basaglia. Ed è un pensiero che non morirà perché la tensione verso la libertà che ha alimentato l’intera vita dei nostri Franco ci appartiene e costituisce l’anima stessa del nostro impegno associativo. Noi Associazione dei familiari dei tanti, troppi sofferenti psichici pur nel dolore della perdita, desideriamo pubblicamente esprimereLeggi altro →

Giovedì 16 marzo ci ha lasciato a 81 anni Franco Rotelli, direttore dei servizi di salute mentale di Trieste dal 1979, l’anno che Basaglia ha lasciato per Roma designandolo suo successore. Era nato a Casalmaggiore, in provincia di Cremona; nel 1967 pubblica sulla rivista “Sistema nervoso” uno studio nel quale assume una posizione di critica epistemologica radicale nei riguardi de La personalità psicopatica di Kurt Schneider. Nel 1969 lavora presso l’ospedale psichiatrico giudiziario di Castglione delle Stiviere, da dove nel 1970 raggiunge Franco Basaglia a Colorno, per poi seguirlo l’anno successivo a Trieste dove diviene primario nel 1973. Dopo aver lasciato il DSM nel 1995 nelle mani diLeggi altro →

Il ricordo di Franco Rotelli, scomparso questa mattina (16 marzo 2023 ndr), pubblicato sulla pagina della cooperativa Dedalus Questa mattina Franco Rotelli ci ha lasciato. Inventore di sociale e di immaginari. Protagonista e artigiano di una delle pagine più belle e dignitose della storia italiana. La Legge Basaglia e il processo rivoluzionario che ne è seguito. La chiusura dei manicomi, la nascita delle imprese sociali, i processi di libertà, emancipazione, rispetto e felicità di migliaia di persone a cui era negato l’accesso alla dignità e all’aver spazio nel mondo. Franco, con le altre e gli altri dell’esperienza basagliana e triestina – che abbracciamo con tuttoLeggi altro →

IL RITRATTO. Muore all’età di 81 anni lo psichiatra che ha lavorato con Franco Basaglia e, dopo di lui, all’ospedale di Trieste. Ha sempre cercato di vedere oltre, di mantenere saldo pensiero e sguardo critico, e di creare realtà che li facessero vivere. Sua ultima creatura, avamposto della «città sociale», le «microaree». Se n’è andato ieri mattina a 81 anni Franco Rotelli, che con Franco Basaglia e dopo di lui, e all’interno di un movimento di inusuale ampiezza e durata, ha smontato il manicomio e inventato un nuovo tipo di istituzione, che ha dimostrato di saper funzionare ma che ha vita sempre più difficile, specie da quandoLeggi altro →

Crediti immagine: jean louis mazieres/Flickr. Licenza: CC BY-NC-SA 2.0 Dalla miriade di commenti apparsi prima e dopo il 24 febbraio, anniversario dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, uno sembra raccogliere il maggior consenso: la guerra è entrata in una fase cronica ed è destinata a durare ancora a lungo. Non se ne vede la fine. Tanto che è venuto il momento di passare da una risposta umanitaria estemporanea e sulla base dell’emergenza a una pianificazione a lungo termine degli obiettivi sanitari. Lo sostiene un commento pubblicato dalla rivista Lancet lo scorso 21 febbraio a firma di Paul Spiegel, Pavlo Kovtoniuk e Katarzyna Lewtak, tre osservatori che vantano esperienze importanti sul campo.Leggi altro →

I vari aspetti dell’isolamento sociale: da misura repressiva e afflittiva a strumento di controllo delle malattie infettive. La pandemia ne ha messo in luce tutte le conseguenze sulla salute, in particolare delle fasce più vulnerabili della popolazione. L’essere umano ha la necessità di rapportarsi continuamente e in tutte le fasi della sua vita con i propri simili; ciò gli consente di crescere e mantenersi in armonia con il mondo che lo circonda. In questi ultimi due anni abbiamo avuto modo di osservare le conseguenze a cui una “solitudine forzata” possa condurre: il termine “distanziamento sociale” – utilizzato ampiamente dalle istituzioni nel consigliare il mantenimento diLeggi altro →