INTERVENTI – INTERVISTE (Pagina 7)

Il tragico destino di una brava psichiatra, il suo omicidio forse premeditato, oltre al dolore, all’orrore e allo sdegno che ha suscitato, non possono e non devono diventare l’ennesimo pretesto per mettere in discussione ciò che il nostro paese ha ottenuto dopo una legge epocale, la legge 180. Chiamarla ‘legge Basaglia’ non rende merito allo sforzo collettivo di tanti altri che contribuirono a scriverla e delle tante esperienze che la resero credibile e possibile, e all’unità delle forze politiche che la vollero, non senza resistenze e reazioni. Va qui ricordato che per vent’anni si sono avvicendati mancanza di finanziamenti, assenza di servizi alternativi, tentativi e proposteLeggi altro →

Trascorsi alcuni giorni dall’omicidio della psichiatra Barbara Capovani dopo lo sconcerto, il dolore e le tante prese di posizione si stanno delineando le possibili linee di intervento onde evitare che tutto finisca con il restare invariato. Per punti. a) Le indagini chiariranno la dinamica dei fatti accaduti in pieno giorno, all’interno di un grande ospedale. Un omicidio commesso a quanto pare da una persona conosciuta, ripetutamente segnalata e oggetto di diversi interventi giudiziari e sanitari. Le questioni della “security” e della “safety” verranno certamente analizzate. E’ un gravissimo incidente sul lavoro, connesso all’attività medica e certamente non mancano Circolari e documenti per la sicurezza delle cure e degliLeggi altro →

Secondo lo psichiatra Vito D’Anza, i comportamenti violenti da parte delle persone con disturbi mentali si possono ridurre attraverso una reale applicazione della riforma della salute mentale legata alla Legge 180, tramite un approccio che non neghi l’utilizzo dei farmaci, ma si componga di tanti altri elementi, come il dialogo, l’ascolto e la creazione di un rapporto di fiducia tra curante e curato. Per far questo, però, servono le risorse, che al momento scarseggiano. Intervista di Veronica Rossi  «Non ero il medico di Gianluca Paul Seung, ma l’ho incontrato a molti convegni e sporadicamente è venuto a trovarmi a Montecatini; l’ultima volta che l’ho visto, quattroLeggi altro →

«Ma la salute mentale che cos’è?». di Franco Rotelli (intervista su “VITA”) Franco Rotelli. di Silva Bon “Rotelli, la vita e il lavoro affrontati in salita” (video) Peppe Dell’Acqua In ricordo di Franco Rotelli. di Benedetto Saraceno Franco Rotelli, lo scardinamento del manicomio. di Maria Grazia Giannichedda Franco Rotelli. di Luigi Benevelli Franco Rotelli, la psichiatria come utopia concreta. di Stefano Cecconi La scomparsa di Franco Rotelli. di Antonello D’Elia Franco Rotelli. di Pietro Pellegrini GRAZIE, FRANCO. Un ricordo personale di Franco Rotelli. di Paolo F. Peloso A Franco Rotelli. di Andrea Morniroli Franco Rotelli. Attenzione per l’altro. di Maria Grazia Cogliati Dezza Addio aLeggi altro →

Nell’immediato dopo ’68 ho incontrato e conosciuto Franco Rotelli a Castiglione delle Stiviere, agli inizi del suo lavoro di medico psichiatra. Era stato assegnato dal Direttore ad una Sezione maschile del locale manicomio criminale: assassini, mafiosi, stupratori, truffatori, rei folli. Franco rimaneva ore nel Reparto, non se ne andava via la mattina  subito dopo una visita frettolosa come faceva la gran parte dei colleghi più anziani ed “esperti” che se ne stavano un po’ nello stanzino del Capo-reparto per avere le “novità” o al massimo facevano un ” giro” veloce nel soggiorno scortati da robusti infermieri. Ricordo che i “malati” non potevano avvicinarsi. al dottore,Leggi altro →

Per gli amici di Forum Salute Mentale Per gli amici di AFASOP – Noi Insieme Sabato, 18 marzo 2023 05,00, poco prima dell’Alba Scrivo a Franco Rotelli. Per dirgli – Grazie – e per parlargli – come non sono riuscita prima, in tutti questi lunghi anni, in tutte quelle occasioni, in tutti quei momenti, in cui lo ho incrociato, intravisto, ascoltato, osservato: al DSM, oppure anche nei webinar, organizzati da remoto. Ho deciso di non partecipare alle Cerimonie pubbliche, alla celebrazione della Messa, al raduno laico nella valletta delle mille rose … … “cinquemila sbocciano qui – Lui diceva – perché la Bellezza ci salveràLeggi altro →

Franco Rotelli aveva un pregio assai raro: quello di voler trasformare i sogni in realtà, e il talento di saperlo fare. Certo, non sempre e non tutti i sogni si avverano. Ma se Rotelli è stato definito, anche in questi giorni, un «visionario concreto», è perché «sognava e agiva», nei diversi ruoli che ha ricoperto, per migliorare la vita delle persone, i contesti sociali, i servizi e il lavoro del welfare. Lo ha fatto, insieme a Basaglia, e dopo, per distruggere i manicomi: da Castiglione a Trieste fino a Leros. E per costruire le alternative alla non-vita del manicomio: libertà, reddito, casa, lavoro, affetti, eLeggi altro →

La storia della psichiatria italiana del dopo Basaglia è stata travagliata ma, nel suo complesso, ha visto per decenni l’affermarsi di pratiche e di esperienze avanzate di valorizzazione delle persone e delle loro risorse, di affermazione di diritti e di allargamento degli spazi di vita e di salute tempo addietro impensabili. A questi sviluppi hanno apportato il loro contributo, così come era avvenuto prima della legge, persone, équipe, operatori, cittadini, pazienti e famiglie in molti luoghi d’Italia. La morte di Franco Rotelli, come era avvenuto per quella di Agostino Pirella sei anni orsono, rappresenta l’uscita di scena di testimoni decisivi, una perdita per tutti coloro,Leggi altro →

Ho conosciuto Franco Rotelli oltre trent’anni fa quando era direttore del dipartimento di salute mentale di Trieste, una città riferimento internazionale per la salute mentale, essendo centro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Succeduto a Basaglia, Rotelli ha avuto il difficile compito di dare realizzazione alla legge 180 e ne ha incarnato con la radicalità delle pratiche le istanze più profonde che sono alla base di innovazioni come il “Centro di Salute Mentale aperto nelle 24 ore” o “l’Impresa sociale”.  Un cambio di paradigma in base al quale l’oggetto non è tanto la malattia quanto l’esistenza-sofferenza dei pazienti in rapporto al corpo sociale e la destituzionalizzazione èLeggi altro →