INTERVENTI – INTERVISTE (Pagina 6)

Il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio e Portavoce della Conferenza dei garanti territoriali, Stefano Anastasìa, interviene sulla notizia dell’omicidio di un detenuto commesso dal suo compagno di cella, nel carcere di Velletri. “Il gravissimo fatto di sangue accaduto nella casa circondariale di Velletri ci obbliga a una riflessione seria sul problema della salute mentale in carcere. L’autore del reato, che viene da una storia importante di abuso di sostanze, sono anni che passa di carcere in carcere, dal carcere all’ospedale, ed è stato anche in Rems (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza, ndr). Dunque, il problema nonLeggi altro →

Una piazza del Popolo che si riempie, le bandiere rosse, le voci dal palco che chiedono di non smantellare il sistema sanitario nazionale ma anzi di rilanciarlo. Sono decine di migliaia le persone che partecipano alla manifestazione organizzata dalla Insieme per la Costituzione, una coalizione di quasi cento associazioni (tra queste la Cgil, la Rete Salute Welfare Territorio e il Coordinamento nazionale Salute Mentale) promossa in difesa della sanità pubblica. Rivedi l’intervento di Maria Grazia Giannichedda a nome della Rete Salute Welfare Territorio  e del Coordinamento nazionale Salute MentaleLeggi altro →

La promozione della salute mentale è una questione al centro delle finalità del Forum salute mentale e vive da tempo una condizione di grande criticità e isolamento, soprattutto perché mancano riscontri e interlocuzioni del mondo della politica e delle Istituzioni. Un’opportunità per verificare quale rilevanza sia riconosciuta ai problemi che ci appassionano, se, quanto e come siano presi in considerazione e trattati è data dalla presentazione agli inizi del corrente anno alla Camera dei Deputati  delle mozioni  nelle quali i Gruppi parlamentari illustrano le proprie posizioni sullo stato e i problemi del Servizio sanitario nazionale. – La mozione del Movimento 5 Stelle a prima firmaLeggi altro →

Intervista a Massimo Fada, delegato Rsu Fp Cgil Brescia agli Spedali Civili e componente il Coordinamento nazionale Salute mentale   Il nuovo governo di destra condurrà l’attacco ai diritti delle persone con sofferenza mentale. Non è ancora partito ma se ne intravede l’inizio”. Massimo Fada, educatore nell’Equipe forense del Dipartimento salute mentale e dipendenze (Dsmd) della Asst Spedali Civili di Brescia, ha partecipato, il 1° giugno, all’Assemblea nazionale organizzata dalla Fp Cgil con le operatrici e gli operatori della salute mentale. Da cosa trai questa tua previsione? “Intanto, al nuovo Tavolo tecnico della salute mentale i ‘basagliani’ e le associazioni dei familiari sono stati sostituiti daLeggi altro →

E’ passato poco più di un mese dall’omicidio della psichiatra Barbara Capovani. La mobilitazione che ne è seguita ha avanzato diverse istanze riassumibili in due linee principali: a) la richiesta di un aumento delle risorse dei Dipartimenti di salute mentale e il rilancio della loro organizzazione; b) la riforma delle norme penali come base per la revisione dei percorsi giudiziari e di cura. In attesa delle azioni del governo e della Commissione attivata dal Ministero della Salute, un’importante iniziativa è stata assunta dall’on. Riccardo Magi che ha presentato il disegno di legge n 1.119 “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e allaLeggi altro →

Quando il carcere si trasforma in manicomio: la tragedia della salute mentale in cella, tra suicidi, violenza e abbandono di Maria Novella De Luca Otto ore di copertura psichiatrica alla settimana ogni cento detenuti: una goccia nel mare della disperazione. Uno su tre ha disturbi mentali. A otto anni dalla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari e il passaggio alle “Rems” la riforma è incompiuta. Nei penitenziari la malattia viene gestita con metodi carcerari. Sedazione, isolamento, contenzione. Franco Corleone: “Dobbiamo fermare l’apertura di nuovi manicomi criminali”. Adesso il Sestante è chiuso. Il famigerato settore del carcere torinese Lorusso e Cutugno dove erano rinchiusi in condizioni brutali i detenuti con problemi psichiatrici,Leggi altro →

FOSTREN* ha pubblicato un articolo di autrici e autori del Club SPDC NO Restraint Italia. LEGGI L’articolo in versione originale (en) pubblicato su FOSTREN Autrici e autori: Raffaella Pocobello, Livia Lepetit, Tommaso Bonavigo, Gian Maria Galeazzi, Giulio Castelpietra, Antonello Leogrande, Francesca Camilli, Giovanni Rossi (Club SPDC NO Restraint) Qual è la posizione del vostro Paese sulla riduzione della coercizione? La coercizione in psichiatria è stata un tema discusso in Italia da molti anni, soprattutto nel lungo e complesso processo di deistituzionalizzazione che ha portato all’abolizione degli ospedali psichiatrici, riconosciuti come luoghi di segregazione, violenza e violazione dei diritti umani. Nel 1978 la legge nazionale 180 haLeggi altro →

In occasione del 45esimo dall’approvazione della Legge 180 (13 maggio 1978) pubblichiamo quattro contributi e ricordiamo la mobilitazione nazionale “SALUTE MENTALE PER TUTTI: Riprendiamoci i Diritti (4 maggio 2023 – 13 maggio 2024)” – Il Coordinamento nazionale Salute Mentale Nel 1973 lo psichiatra e i suoi pazienti dietro la statua di “Marco Cavallo” ruppero il muro del manicomio. Dagli ospedali psichiatrici uscirono centomila pazienti che vivevano in condizioni disumane. Cosa resta oggi di quella riforma che portò alla legge 180 del 1978? Giovanna Del Giudice e Peppe Dell’Acqua: “Senza risorse e operatori rischiamo di tornare alla segregazione dei malati” …leggi tutto (pdf)     vediLeggi altro →

L’uccisione della psichiatra Capovani solleva il nodo del rapporto tra psichiatria e giustizia, tra sofferenza mentale, capacità «di intendere e di volere» e pericolosità sociale. La coincidenza fra i 45 anni della “legge 180” del 13 maggio ’78 e l’uccisione, il 21 aprile scorso, della psichiatra Barbara Capovani da parte di Gianluca Seung, che era stato suo paziente nel servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc) di Pisa, non può che farci guardare alla riforma partendo da quel fatto. Non per rievocarlo ma per cogliere la questione che pone e che è centrale nella legge di riforma. E nella formazione della psichiatria occidentale moderna: ilLeggi altro →

“È prioritario restituire ai servizi pubblici della salute mentale il ruolo di baluardo del diritto alla salute in un’azione più generale di rilancio del Servizio Sanitario Nazionale. Di fronte alla tragica vicenda della morte di Barbara Capovani, psichiatra aggredita e uccisa nel lavoro a Pisa, per cui abbiamo già espresso il nostro dolore, la retorica delle dichiarazioni deve lasciare il posto a interventi concreti, con finanziamenti e assunzioni, per garantire sicurezza agli operatori e alle operatrici e forza al SSN”. È quanto dichiarano la segretaria confederale della Cgil nazionale Daniela Barbaresi e la segretaria generale della Fp Cgil Serena Sorrentino, in una nota congiunta, aLeggi altro →