INTERVENTI – INTERVISTE (Pagina 24)

Una conversazione su un tema delicato, che con l’emergenza Covid ha acuito le sofferenze e le fragilità di tante persone. Dialogo fra Stefano Cecconi e Fabrizio Starace Cecconi L’emergenza determinata dall’epidemia Covid-19, continua ad avere pesanti effetti sulla vita di tutti i cittadini, ancor più gravi per le persone con sofferenza mentale, per i più anziani, per le persone con disabilità e con malattie croniche. E sta causando danni economici e sociali. I segnali che ci sono arrivati è che il sistema dei servizi per la salute mentale abbia reagito in modo assai diversificato: in alcune realtà c’è stata una sorta di ritirata di fronte alle difficoltà,Leggi altro →

Un motivo ricorrente in questo periodo di pandemia è stato: niente sarà più come prima. Si aspettano cambiamenti soprattutto nel nostro modo di pensare lo Stato e la politica. Dovrà essere ridisegnata soprattutto il modello di salute pubblica. Insieme al modello dell’istruzione, con la drastica riduzione della burocrazia nella funzione pubblica. E poi, ma prima di tutto, si dovrà mettere mano alla questione delle disuguaglianze sociale che ormai, anche sulla spinta della pandemia, sono arrivate a livelli di allarme rosso. Ma sarà vero? Succederà tutto questo? Il sistema politico sarà in grado di cogliere questa grande opportunità, più unica che rara, di modificare il modoLeggi altro →

“Le Rems: uscire dall’inferno solo con le buone intenzioni” di Marco Patarnello [2], magistrato di sorvegIianza a Roma offre l’occasione per alcune riflessioni circa il periodo post-OPG, non solo per la questione della legittimità costituzionale sollevata dal Tribunale di Tivoli, quanto invece per la concezione della salute mentale ed in particolare della cura dei disturbi mentali a partire da un altro punto di vista, quello dello psichiatra, cogliendo così l’occasione per un auspicato dialogo. Prima di entrare nel merito, occorre ricordare come si sia realizzata una riforma incompleta che non ha modificato il codice penale in tema di imputabilità, pericolosità sociale e misure di sicurezza. PersisteLeggi altro →

LE PROPOSTE –Le preoccupazioni di Marco Cavallo di Roberta Lisi Dieci richieste a governo e istituzioni locali per garantire assistenza, diritti e cure a uomini e donne con disabilità mentale, dall’Assemblea del 30 maggio della Conferenza nazionale Salute Mentale   FRANCO BASAGLIA L’uomo che slegò i matti di Paolo Andruccioli  Con la sua riforma all’avanguardia smantellò il dispositivo dell’internamento: decise che bisognava guardare la persona, i suoi diritti civili e sociali, e non la malattia     IL DIALOGO Salute mentale, un buon investimento  di Stefano Cecconi e Fabrizio Starace Una conversazione su un tema delicato, che con l’emergenza Covid ha acuito le sofferenze e le fragilitàLeggi altro →

Intervista a Fabrizio Starace: … cosa c’è da fare in termini di politiche di salute mentale a livello nazionale. Era il febbraio del 2020, un’epoca pre-pandemia da Covid-19, eppure ad essere presi in esame sono una serie di aspetti critici per il sistema di cura della salute mentale che si sono evidenziati poi nel periodo dell’emergenza. LA VIDEO INTERVISTA Centrale è il nuovo sistema di garanzia dei LEA che sostituirà la griglia LEA con un numero più ampio di indicatori (circa 88) che è uno strumento potentissimo per orientare le pratiche perché prova a ampliare la prospettiva. “Il problema per quanto concerne la salute mentale èLeggi altro →

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il contributo inviato a “Cronache di resistenza” dall’équipe del Centro diurno Marco Polo di Terni (CSM Usl Umbria 2 – Soc. Cooperativa Helios Onlus) Dopo un lento ma inesorabile calo di presenze di persone, dettato dalla paura del contagio, il Centro Diurno Marco Polo il 19 marzo chiude per le direttive emanate. Lo spazio dove da anni combattiamo insieme, contro fantasmi e paure più o meno immaginarie, una battaglia quotidiana con l’aiuto di arti, attività manuali ed ergoterapiche, relazioni, dove ognuno ha dei percorsi, tra lettura, arteterapia, cinema, artigianato, orticultura, contatto con la natura e con il mondo, dove ognuno può esprimereLeggi altro →

Come ne usciremo ? Niente sarà più come prima ! Domanda e risposta l’una più disarmante dell’altra, condite dal buonismo dell’Andrà tutto bene ! che si ritrova ad ogni angolo di strada, manco fosse la ricetta per la cura. Stamane ho visto un lenzuolo della serie, ma almeno con un tocco originale. Insieme alla frase, suggerita come uno sciroppo sdolcinato a tutte le bambine e bambini, ho letto: Vogliamo tornare a scuola e Vai via, brutto virus. Infantile, l’ultimo, ma tutti e due più sinceri e soprattutto (il primo) “politico”. A maggior ragione in un paese dove si riapre tutto, templi e tempietti dell’edonismo scervellato,Leggi altro →

Non riesco più a contenere il dolore e la paura. Notizie di morte entrano in casa da mattina a sera. Come da tempo mi capita in circostanze singolari come questa sono andato a parlarne da Marco Cavallo. “Beh, di queste storie, come sai, ne ho viste. Ma così mai, e non riesco a trattenere un nitrito di rabbia quando sento delle tante morti. I vecchi, più di tutti, sono morti e muoiono a migliaia negli istituti, nelle case di riposo nella nostra regione, in tutto il paese, in Europa. E tanto drammaticamente in Lombardia. Pensa che, quando io muovevo i primi passi nel manicomio diLeggi altro →

Se non avessimo avuto la pandemia da Covid-19 e il relativo lockdown avremmo certamente fatto il punto sullo stato di attuazione della legge 81/2014. Infatti, sono trascorsi 5 anni dal 31 marzo 2015 quando sono stati chiusi gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), sostituiti da un sistema di welfare di comunità, dai servizi sociali e sanitari dei quali fanno parte i Dipartimenti di Salute Mentale, al cui interno operano le Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS). Il processo di riforma è stato affrontato superando sul campo difficoltà e incertezze mediante l’invenzione di un modello di lavoro originale, molto complesso certamente non lineare e definitivo.Leggi altro →

Il progetto della Regione Friuli Venezia Giulia di allestire la «nave di vecchi» nello specchio del golfo di Trieste, tra il Porto vecchio e la Stazione Marittima, dove deportare più di 160 vecchi positivi al Covid 19 da case di riposo della città, ci sembra superare ogni limite etico e politico e travalicare «la soglia che separa l’umanità dalla barbarie». Nonostante le perplessità e contrarietà espresse da molti, politici, sindacalisti, cittadini, la Giunta regionale, con la tracotanza che meglio sa esprimere nei confronti delle persone più fragili, rifugiati, homeless, anziani istituzionalizzati, ecc. ha continuato nel suo intento. Poche le dichiarazioni ufficiali. Quelle riportate dal quotidianoLeggi altro →