INTERVENTI – INTERVISTE (Pagina 15)

Vorrei presentarmi come storica, ma soprattutto come una cittadina, come una persona che ha avuto bisogno dell’aiuto e del supporto della rete dei Servizi presso il Dipartimento di Salute Mentale di Trieste. È stato un lungo arco di tempo, durato più di trent’anni, in cui ho attraversato situazioni, spazi diversi, in forme altamente drammatiche e dolorose; ho conosciuto la sofferenza personale e ho riconosciuto quella delle persone che come me afferivano ai Centri di Salute Mentale. Ancora oggi sono collegata, come socia attiva alla Conferenza Basaglia, che lavora in campo internazionale per la Salute Mentale nel Mondo (l’acronimo COPERSAMM penso sia conosciuto da tutti); inoltreLeggi altro →

Una sentenza che rappresenta un ulteriore passo verso la strada del ritorno alla logica manicomiale, e della delega del controllo sociale alla psichiatria. Peraltro, alimentando lo stigma nei confronti di milioni di cittadini con disturbi mentali, ritenuti sempre più “pericolosi per sé e per gli altri” e da istituzionalizzare. Eppure, stante l’attuale legislazione la sentenza è pienamente legittima anche se la cura e la custodia rischiano di diventare un unicum, di competenza della psichiatria. Assolto per il duplice omicidio di due poliziotti avvenuto nel 2019, ma per 30 anni dovrà rimanere rinchiuso in una REMS (Residenza per le Misure di Sicurezza). Questo ha stabilito laLeggi altro →

Il 4 ottobre 2019 nella Questura di Trieste avviene l’omicidio di due agenti di Polizia e il tentato omicidio di altri otto. L’imputato, un trentenne è stato sottoposto a due perizie psichiatriche, risultando imputabile con la prima e non imputabile per la seconda. Venerdì 6 maggio 2022, la Corte d’Assise lo ha assolto per “vizio totale di mente”, “il fatto è stato commesso da una persona non imputabile”. In attesa delle motivazioni e tralasciando l’interrogativo sul perché di fronte a perizie contrastanti non sia stata effettuata una perizia collegiale, un dato è certo: la Corte d’Assise ha applicato il Codice Rocco del 1930 che prevedeLeggi altro →

Ci ha lasciato Valerio Canzian, protagonista e guida nei decenni passati del lavoro di promozione,  difesa e tutela dei diritti delle persone con disturbo mentale e delle loro famiglie. Ha operato a livello nazionale nell’UNASAM, ma soprattutto a livello regionale lombardo  e milanese in contesti, quindi, politico-amministrativi assai difficili, spesso impermeabili, quando non apertamente ostili alle culture professionali e organizzative della riforma dell’assistenza psichiatrica pubblica italiana del 1978. Valerio ha sempre tenuto il punto con fermezza e severità su questioni quali: le contenzioni, in specie negli SPDC, anche sostenendo insieme ai famigliari ricorsi alla magistratura in alcune vicende davvero drammatiche; il lungo internamento in struttureLeggi altro →

Purtroppo non ci sembra di poter individuare, nelle pur significative risorse destinate dal PNRR alla Missione Salute, capitoli destinati alla salute mentale. Inoltre, l’assenza della salute mentale dai recenti documenti di ridefinizione dell’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale fa ritenere che erroneamente si consideri quest’area così sensibile della sanità pubblica già “autosufficiente”, ignorando l’urgenza di rafforzarne il mandato, ammodernarne l’organizzazione e sostenerne l’attività In Italia la spesa per la Salute Mentale (SM) si è attestata negli anni dal 2015 al 2018 su valori intorno al 3,5% – 3,6% del Fondo Sanitario Nazionale (FSN). I dati del 2019 già evidenziavano una preoccupante discesa al di sottoLeggi altro →

INTERVISTA. Parla Pietro Pellegrini, portavoce del Coordinamento Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza. «Ogni persona deve essere imputabile, sempre. Se è malato, fisico o psichico, sarà sottoposto a cure e a pene alternative. Il codice penale fa riferimento alla legge 36 del 1904: è da cambiare». Eleonora Martini «Le Rems non sono la soluzione per i cosiddetti folli-rei. Quando abbiamo chiuso gli Ospedali psichiatrici giudiziari abbiamo operato un cambio di prospettiva, una vera e propria rivoluzione epocale sul tema dei malati psichiatrici internati o detenuti per aver commesso dei reati. Una rivoluzione che va portata fino in fondo riformando tutto il sistema, dal territorioLeggi altro →

La guerra in Ucraina e le minacce di crisi di governo mettono un po’ in ombra il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) ma  non fermano l’orologio che scandisce la tempistica del percorso di attuazione delle riforme previste dal Piano. Governo Regioni e Comuni dovranno intensificare gli sforzi per la realizzazione dei progetti superando le difficoltà dovute principalmente ad una macchina amministrativa nella maggior parte dei casi obsoleta, inficiata dal mancato turnover, restìa a occuparsi di altro che non sia l’ordinaria amministrazione. Tra le riforme previste è compresa quella del Sistema Sanitario che ha dato pessima prova di sé nel corso della pandemia. SonoLeggi altro →

Il manuale Pratiche per una salute mentale di genere è stato edito per conto dell’Associazione culturale di volontariato di donne “Luna e l’Altra”, per i tipi della Casa Editrice Vita Activa, che è uno dei progetti fondanti della Casa Internazionale delle Donne di Trieste: esso costituisce uno degli ultimi titoli usciti nel Catalogo, e precisamente nella Collana Gemme.  Si tratta di un lavoro, frutto di una ricerca e di una scrittura collettiva, che è stato curato, durante il suo percorso di work in progress, in particolare dalla medico psichiatra Valentina Botter e dalla Referente del progetto di medicina di genere operante nel Dipartimento di Salute Mentale di TriesteLeggi altro →

Anche se nel nostro Paese, a differenza di altri Stati europei, i manicomi sono stati chiusi, la questione psichiatrica non è ancora risolta. Essere paziente psichiatrico significa essere un malato diverso dagli altri, e con meno diritti. di MELISSA AGLIETTI  Foto via Getty Anche se i manicomi non esistono più, la mentalità manicomiale sopravvive dentro e fuori i reparti psichiatrici. Un malinteso che deriva dalla convinzione che la psichiatria sia soprattutto controllo. Il risultato sono migliaia di contenzioni all’anno, che spesso rimangono sommerse, perché nel nostro Paese non esiste ancora un sistema di monitoraggio obbligatorio, nonostante i richiami del Consiglio d’Europa e i buoni propositi delLeggi altro →

Una sventurata iniziativa del Governo rischia di riportare indietro le lancette dell’orologio su un tema delicato: quello del trattamento dell’autore di reato dichiarato non imputabile. Si tratta di colui il quale ha commesso un crimine senza la pienezza della capacità di intendere e di volere e che, pertanto, secondo il nostro codice penale, merita di essere curato prima di essere punito. Ora, la legge 81 del 2014, che finalmente abolì la micidiale istituzione totale dell’ospedale psichiatrico giudiziario, ebbe anche il merito di stabilire numerosi e validi principi per far fronte alle esigenze di ciascuna di queste persone. I principi cardine di quell’intervento legislativo si riassumonoLeggi altro →