INTERVENTI – INTERVISTE (Pagina 11)

Io sento le voci. Continuamente. Incessantemente. Anche in questo momento. Ma oggi sto bene. E vengo qui, a testimoniare davanti a tutti voi, reduce da un lungo cammino; un cammino ondivago, pieno di sofferenze e di esperienze drammatiche, al limite. Esse hanno messo a dura prova la mia resistenza; la mia resilienza; la mia stessa capacità umana di attraversare, sopportare, metabolizzare momenti, molti e ripetuti momenti, in cui ho messo a repentaglio la mia stessa vita. Quando penso al lungo arco di tempo, durato più di quarant’anni, dall’esordio conclamato di malessere, di malattia mentale, fino al giorno della emancipazione dal rapporto con i Servizi psichiatriciLeggi altro →

In molti paesi le persone con disturbi mentali continuano a risiedere in grandi manicomi o in istituti di assistenza sociale con condizioni di vita precarie, con assistenza clinica inadeguata e frequenti violazioni dei diritti umani. A vent’anni dal World Health Report 2001, Mental Health: New Understanding, New Hope (1), il primo storico riferimento per l’azione in salute mentale che segnò l’inizio di una nuova fase nella storia della salute mentale globale, l’OMS ha ritenuto fosse giunto il momento di produrre un nuovo Rapporto Mondiale dedicato alla salute mentale (2). Senza dubbio l’OMS deve essere sinceramente congratulata per questo fondamentale documento che sarà un riferimento per i prossimi decenni. NonLeggi altro →

Da 50 anni simbolo della rivoluzione basagliana che da Trieste si è propagata nel mondo, è diventato “un ingombro” per il sindaco leghista di Muggia, paese ospitante. Marco era il nome del mulo che trainava il carretto della biancheria da lavare. Arrivava con le lenzuola pulite e si sentiva il profumo, i matti aggrappati alle grate per salutarlo. Quelli poco matti, giusto un poco, ché gli altri stavano legati al letto o dentro le gabbie o magari con gli elettrodi alle tempie per far passare un po’ di ampere ché le convulsioni fanno bene, dicevano. Entrava e usciva dal manicomio, lui, a mostrare quella libertàLeggi altro →

Marco Cavallo, apprendo, è stato sfrattato dal deposito a Muggia dove era custodito quando non era in viaggio per testimoniare la rivoluzione che l’ha fatto nascere. Io non ero nata, ma la storia del cavallo azzurro della Città dei Matti, che aveva buttato giù i muri del manicomio andandosene in giro per la città, mi veniva raccontata spesso. La raccontavano i basagliani, genitori dei miei compagni d’asilo, arrivati da mezza Italia in quella regione di confine a est, dove si era così periferici e stranieri da poter fare inosservati la rivoluzione – quando se ne accorsero era già troppo tardi. Me la raccontava mia madreLeggi altro →

Nella giornata mondiale dedicata alla salute mentale la psicologa, figlia dello psichiatra che rivoluzionò parte del sistema sanitario italiano, si rivolge ai giovani e ai cambiamenti che sono ancora capaci di fare. Intervista di Giada Giorgi (Open) Nelle sue memorie da bambina Alberta Basaglia ha il forte ricordo della paura dei matti. Quelle persone diverse, «un po’ strane, che parlavano da sole», e che suo papà Franco Basaglia e mamma Franca Ongaro accoglievano, insegnandole con il solo esempio come vivere in un mondo fatto di diversità e contraddizioni. Quella bambina è diventata un’affermata psicologa che agisce al fianco dei giovani e alle donne vittime di violenza, e che oggi,Leggi altro →

Nell’ultimo anno il Ministero della Salute ha approvato e trasmesso alle Regioni le raccomandazioni per il superamento della contenzione meccanica nei servizi psichiatrici, fissando al 2023 l’obiettivo del loro azzeramento. Successivamente per dare sostanza alle raccomandazioni sono stati messi a disposizione delle Regioni dei fondi vincolati (20 milioni di euro) per progetti relativi al superamento della contenzione meccanica da realizzarsi entro il 31 dicembre 2022. La verifica verrà fatta utilizzando, a scelta delle Regioni, uno o più dei seguenti indicatori, derivati ciascuno da una delle sette raccomandazioni sopra ricordate : n. dei percorsi attivati di riconoscimento delle pratiche limitative delle libertà personali; n. di iniziative perLeggi altro →

Benedetto Saraceno Cittadini progressisti, uomini e donne di sinistra, ecologisti, pacifisti, militanti dei diritti, tecnici critici e consapevoli, operatori del sociale, operatori di pace… e così via; certamente potremmo trovare molte  altre parole che identifichino il presente storico di un “qualcosa” che appartiene a molti: un popolo, una nazione trasversale alle nazioni ufficiali, che unisce soggetti apparentemente diversi. Possiamo chiederci “cosa” attraversi questa identità ossia cosa unifichi le culture della liberazione e dei diritti di cittadinanza, le istanze di uguaglianza, le culture ecologiste, le culture della pace e le culture (e le pratiche) della cura delle persone fragili. È come una sorta di mappatura genetica:Leggi altro →

Continua lo stillicidio delle morti in carcere e non si può cedere alla rassegnazione e alla assuefazione. L’ultima tragedia si è verificata a Forlì e ha portato il numero totale delle vittime a 62. Denis Markola, albanese aveva 28 anni e si è suicidato appena entrato in carcere per un ordine di esecuzione dopo otto anni dalla sentenza. Era stato preceduto da due casi a San Vittore e a Palermo, sempre nell’imminenza dell’ingresso in galera. Evidentemente schiacciati dal senso di vuoto e dalla mancanza di prospettive, non dalle condizioni di vita determinate dal sovraffollamento. Una analisi puramente quantitativa su sessanta casi ci dice che sono coinvoltiLeggi altro →

Matteo arriva in comunità in ambulanza, accompagnato dai carabinieri. Proviene dal Spdc, il reparto psichiatrico dell’ospedale a circa un’ora e mezza di strada. Prima di partire ha assunto una terapia per il viaggio ed è così sedato che non riesce a stare in piedi: meglio accompagnarlo in stanza con la barella. Appena messo a letto si riaddormenta come un sasso. Al risveglio gli sarà difficile capire dove si trova. Il luogo in cui è stato “tradotto” è per lui completamente sconosciuto, perché una visita preliminare di conoscenza reciproca in comunità non è stata autorizzata dal magistrato. D’altra parte anche i medici del Spdc sembravano considerarlaLeggi altro →

Nessuna reingegnerizzazione dell’architettura organizzativa dei servizi per la salute mentale potrà avere successo senza prima ricostituire il capitale umano e professionale che opera nei servizi di salute mentale ai diversi livelli. Introduzione In un recente contributo sulle modalità per affrontare l’emergenza salute mentale abbiamo concentrato l’attenzione sulla necessità di un intervento straordinario per arginare il “cedimento strutturale” che il sistema di cura per la salute mentale presenta ormai da anni. L’auspicato rifinanziamento straordinario della Salute Mentale (e degli altri macro-livelli di assistenza palesemente sottofinanziati) dovrà tuttavia accompagnarsi a misure idonee ad evitare di “fare il pieno di benzina a un’auto col motore in panne”. In altri termini,Leggi altro →