INTERVENTI – INTERVISTE

La denuncia di Paolo Cognetti, delle sue sofferenze durante il TSO e sulla contenzione subita, ci sollecitano alla riflessione e all’azione oltre il suo doloroso caso. Per prima cosa, guardando al dibattito intorno alla vicenda Cognetti, osservo una certa confusione nell’opinione pubblica fra il regime di Trattamento Sanitario Obbligatorio psichiatrico e la contenzione: quasi quest’ultima fosse il “necessario” corollario del Tso. Il TSO come situazione straordinaria In maniera simile, c’è una tendenza a equivocare il Tso come “l’intervento sulla crisi” per eccellenza, laddove il Tso è invece una situazione straordinaria di cura in regime di sospensione della libertà personale, non a caso accompagnata da una serie diLeggi altro →

Una denuncia che sa di dolore dopo anni di sofferenza e richieste di aiuto ignorate. Tante aggressioni e intimidazioni, macchine bruciate e degrado ma anche le istituzioni non risolvono il problema. Corre l’anno 2025 e siamo ancora costretti a raccontare la disumanità e la miseria umana che si scaglia contro i più fragili e indifesi. Quella della malattia mentale è un problema che a Reggio Calabria non si vuole evidentemente affrontare. E lo dimostra il dolore di un uomo di 76 anni affetto da una grave patologia ignorato dalla società e dalle istituzioni. Un uomo letteralmente sequestrato in casa da oltre 4 anni per un ascensore guasto. Esattamente. Benvenuti nel secoloLeggi altro →

Le parole del Papa a Rebibbia e gli appelli di Mattarella sullo stato delle carceri porteranno davvero a qualcosa? Bisogna iniziare con il risolvere il sovraffollamento. “Aprire le porte significa aprire il cuore alla speranza” ha detto Papa Francesco nel carcere di Rebibbia. Dopo il presidente Mattarella e tanti appelli della società civile sullo stato delle carceri, avrà un maggiore ascolto il Papa? Secondo Platone “la mente non si apre se prima non si è aperto il cuore”. Si apriranno i cuori dei politici per una qualche soluzione efficace come indulto o amnistia? Forme di liberazione anticipata, revisione delle leggi sulle droghe e un cambio di politiche migratorie, nessuna detenzione per madri con figli, rinuncia a decretiLeggi altro →

mi dispiace non essere fisicamente lì con voi. Ma partecipo con il cuore alla vostra discussione e al vostro impegno, che è insieme di denuncia e di proposta. Dai nostri osservatori sulla strada, vediamo da tempo crescere i problemi di salute mentale, soprattutto fra i giovanissimi e le persone più vulnerabili e marginali. Questi problemi causano sofferenze enormi ai singoli e ai loro cari, ma sono anche il sintomo di un malessere più vasto: un disagio di tipo sociale. Tutti i parametri di salute, voi lo sapete meglio di chiunque, sono influenzati dalla qualità di vita delle persone: dalla situazione abitativa al livello di istruzione,Leggi altro →

Alla seconda Conferenza nazionale per la Salute Mentale del 6 e 7 dicembre scorso uno degli interventi a mio avviso più lucidi è stato quello di Alessandro Saullo, medico psichiatra del DSM di Gorizia, che ha indicato come di importanza fondamentale la ricerca e la discussione sui rapporti fra psichiatria e salute mentale, due dimensioni diverse e complementari di saperi, culture, organizzazioni e relazioni nel lavoro fra gli operatori e con le persone pazienti  e utenti. Nel corso del dibattito è emersa una condizione generale di grande sofferenza nei pazienti e nelle loro famiglie, in particolare la loro fatica a rapportarsi con i DSM senzaLeggi altro →

Le confessioni dello scrittore vittima di depressione accendono i riflettori sulla brutalità del Tso. Ne parla l’antropologa Silvia Jop, nipote di Franco Basaglia intervistata da Daniele Zaccaria. Lo scrittore Paolo Cognetti ha raccontato pubblicamente il calvario della sua depressione e le condizioni estreme e brutali del Trattamento sanitario obbligatorio (Tso) a cui è stato sottoposto per “curare” la sua sindrome bipolare con fasi maniacali. L’ambulanza che lo viene a prelevare a casa accompagnata dalla polizia perché ha saltato una visita, il personale medico che in ospedale lo circonda impedendogli di tornare a casa, i bicchieroni di tranquillanti, gli infermieri che lo legano alle sbarre delLeggi altro →

Relazione introduttiva di Gisella Trincas a nome del Coordinamento nazionale Salute Mentale Questa nostra II Conferenza Nazionale autogestita, si tiene nel centenario della nascita di Franco Basaglia, in un momento di grave crisi del servizio sanitario nazionale pubblico, per rimarcare la nostra appartenenza a quella storia di liberazione e per difendere ancora una volta i valori e i principi della Legge di Riforma 180 che ha messo la parola fine all’internamento manicomiale, restituendo parola, soggettività e diritti di cittadinanza alle persone internate e a tutte le persone che vivono una condizione di sofferenza mentale, di disabilità ed emarginazione sociale. Donne, uomini, bambini, adolescenti, persone anziane,Leggi altro →

Intervento di Annarita Venuti a nome di tutte le associazioni del Friuli Venezia-Giulia in preparazione della Conferenza del Coordinamento Nazionale salute mentale che si terrà a Roma il 6 e 7 dicembre prossimi. Buongiorno e ben ritrovate e ritrovati da parte di tutte le Associazioni dei familiari organizzatrici di questo evento. Sono passati 5 anni dall’ultima conferenza regionale del 2019 qui al Centro Balducci di Zugliano, Udine, in cui, da un dibattito propositivo e da testimonianze forti e piene di speranza, nell’intero territorio regionale era emerso un diverso grado di realizzazione e di organizzazione dei servizi, nonché delle pratiche di recovery. Al contempo ci rendevamo conto che ilLeggi altro →

Risposte anafettive non si possono giustificare soltanto con la mancanza di risorse. Tra gli effetti, l’aumento di chi sceglie piani assicurativi I problemi della sanità sono crescenti: tempi di attesa, accessi al pronto soccorso, umanizzazione delle cure… C’è chi sospetta che l’enfasi sulle inefficienze venga utilizzata solo per chiedere maggiori finanziamenti. Le risorse sono la punta dell’iceberg dei problemi che alimentano una crescente crisi di fiducia nel nostro servizio sanitario nazionale. Come spiegare diversamente la fuga nel privato di chi compra quello che potrebbe ricevere per diritto? «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività». Nell’articolo 32 la Costituzione descriveLeggi altro →

Dalla savana alla metropoli, come Homo sapiens è riuscito a trasformare lo stress da risposta adattativa ad arma di autodistruzione di massa. Le modalità lavorative legate alla gig economy, attivando sistematicamente la risposta allo stress, hanno un alto rischio di portare a un deterioramento delle condizioni di salute del singolo lavoratore, compromettendone l’efficienza e producendo come esternalità centinaia di migliaia di persone affette da patologie croniche e debilitanti.  Gli avanzamenti scientifici dell’ultimo secolo hanno permesso di rivoluzionare il modo di vivere e di morire di Homo sapiens, secondo un’asimmetria globale tra i paesi cosiddetti “sviluppati” e il resto del mondo. Si sono creati così poli diversiLeggi altro →