Conclusa la Conferenza nazionale autogestita Salute Mentale: decisa una nuova stagione di mobilitazione e lanciate 10 proposte

Riprendiamoci i Diritti: la Conferenza nazionale autogestita Salute Mentale

decide una nuova stagione di mobilitazione e lancia 10 proposte

La due giorni di Roma (6 e 7 dicembre 2024) della Conferenza nazionale autogestita per Salute Mentale ha visto una grande  e appassionata partecipazione (oltre seicento persone in presenza e online) e  si è conclusa con una DICHIARAZIONE che apre una nuova stagione di mobilitazione e lancia 10 proposte:

La mobilitazione è necessaria per reagire alla crisi delle politiche e dei servizi per la salute mentale, del Servizio Sanitario Nazionale e dei servizi sociali. Per reagire al permanere di stigma e pratiche non rispettose dei diritti (come la contenzione), alla gravissima situazione nelle carceri e nel sistema di accoglienza per i migranti, in specie con i CPR, all’inadeguatezza del modello di assistenza rivolta alle persone anziane non autosufficienti e alle persone con disabilità, ai minori in difficoltà, al crescente disagio giovanile, ecc.). Per reagire alle logiche repressive e neo-manicomiali sostenute dal Governo e da alcune forze politiche.

Mentre le terribili guerre in corso procurano sofferenze e morte, alimentando paura e disagio mentale, e il riarmo, finanziato anche dal nostro Paese, sottrae risorse ai diritti sociali

Le 10 proposte (in sintesi), rivolte a Governo, Regioni e Comuni:

  1. inserire la Salute Mentale fra le priorità dell’agenda politica consapevoli che il diffuso disagio sociale ed economico non si risolve con risposte meramente sanitarie ma richiama l’esigenza di azioni di prevenzione e promozione della salute relativi alla vita delle persone;
  2. definire precise misure per assicurare la partecipazione nei servizi delle persone con disagio mentale, dei familiari, delle associazioni e del sindacato
  3. aumentare il finanziamento per il SSN (esistono più proposte per arrivare al 7,5% e oltre del PIL) e una dotazione per la Salute Mentale finalmente pari al 5% del Fondo Sanitario Nazionale, dedicata ai servizi di prossimità.
  4. riorientare i DSM e i Servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) verso una cultura e una pratica rispettosa delle norme internazionali sui diritti umani. Garantendo con la comunità la presa in cura nell’ambiente di vita. Assicurare nei Servizi di Salute Mentale e di NPIA personale adeguato;
  5. garantire ai Centri di Salute Mentale il ruolo di regia del sistema di cure, con servizi funzionanti 24 ore, aperti almeno 12 ore al giorno e 7 giorni su 7, capaci di promuovere integrazione sociale, sanitaria, lavorativa, abitativa;
  6. definire uno specifico monitoraggio dell’attività svolta nelle Regioni, in particolare sui Livelli Essenziali per l’assistenza territoriale e per le persone più a rischio di abbandono (adolescenti e giovani adulti, persone senza lavoro, migranti, private della libertà personale, anziani non autosufficienti, persone con disabilità, ecc.), da presentare con una Relazione del Governo al Parlamento;
  7. incentivare la riallocazione delle risorse dalla residenzialità alla domiciliarità incrementando il finanziamento dedicato ai progetti di cura personalizzati;
  8. abolire qualsiasi trattamento inumano e degradante, a partire dalla contenzione meccanica, in tutti i luoghi della cura oltre che nei servizi psichiatrici
  9. promuovere un preciso impegno delle Università alla formazione di professionisti orientati alla salute mentale di comunità e secondo il modello bio-psico-sociale;
  10. garantire la tutela della salute mentale per le persone ristrette in carcere come adempimento obbligatorio delle Regioni, favorendo programmi alternativi alla detenzione. Analoga attenzione va rivolta a coloro che senza aver commesso alcun reato vengono ristretti nei Centri di Permanenza e Rimpatrio per i Migranti, e alle persone con disturbo mentale autori di reato, attuando finalmente la legge sul superamento degli OPG.

Questa la sintesi delle proposte contenute nella Dichiarazione conclusiva – che sarà pubblicata a breve – della Conferenza

La Conferenza non termina oggi: decidiamo di avviare da subito un nuovo percorso di iniziative, nazionali e in diverse città italiane

Il Coordinamento nazionale Salute Mentale                                                           

Roma 7 dicembre 2024

I componenti del Coordinamento nazionale Salute Mentale, organizzatore della Conferenza

 

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