Il tema delle risorse dei Dipartimenti di salute mentale è all’attenzione. A partire dai Rapporti del Ministero della Salute1 sono stati messi a confronto dati del 2016 e 2021.
Il numero di servizi territoriali si è ridotto di 215 (-14,7%) mentre rimane pressoché stabile l’utenza complessiva e il tasso per 10 mila adulti. Lo stesso per quanto attiene il genere e le persone con età superiore ai 45 anni. I primi contatti e i first ever (primi in assoluto) segnano una riduzione del 16,9% e dell’11,3%.
Dalla tabella N.2 (di seguito) si rileva che nel 2021 vi sono 229 strutture residenziali in meno, pari al 13,1%; il numero di utenti è diminuito di 3.780 unità pari all’11,9%. La durata media dei trattamenti aumenta di 450 giorni cioè del 66,7%. Ancora più significativo la riduzione delle semiresidenze e degli utenti (-24,3%) anche in relazione alla pandemia.
Nel quinquennio considerato il numero di SPDC aumenta di 44 con un incremento di 416 posti letto (+11,5%) e il numero dei DH. Calano invece le dimissioni ospedaliere (-27,4%); il numero dei TSO si riduce di 2.425 pari al 30,4%. Migliorano leggermente i tassi di riammissione a 30 giorni.
Le strutture convenzionate diminuiscono sia nel numero che nel posti letto (-33,4%).
Tuttavia la dotazione complessiva di posti ospedalieri (pubblico più convenzionato) aumenta lievemente e passa dai 4.771 del 2016 ai 4.803 del 2021 con un tasso per 100mila adulti da 9,4 a 9,6.
Quindi nel segmento ospedaliero si è verificato un incremento della gestione pubblica (84% nel 2021 contro il 75% del 2016).
In termini assoluti le consulenze psichiatriche in Pronto Soccorso si riducono significativamente (-16,7%) a seguito della diminuzione degli accessi totali dovuti alla pandemia, ma aumentano in termini relativi.
Il personale complessivo si è ridotto di 1.801 unità (-5,7%); vi è una diminuzione di psichiatri (- 0,7%) e infermieri (-1,1%) e un incremento di OTA/OSS (2,2%) e Educatori e Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica (+2,6%). Minime le variazioni per psicologi e assistenti sociali. Pur conservando il personale sanitario una significativa prevalenza aumenta la componente riabilitativa e assistenziale.
La spesa assoluta si è ridotta del 10,7% in misura maggiore nel segmento ambulatoriale e semiresidenziale. Pressoché invariati i costi per le Residenze che, rispetto alla spesa totale, passano dal 39% del 2016 al 43,6% del 2021. Questo nonostante una riduzione sia del numero delle strutture residenziali sia degli ospiti.
Conclusioni
L’analisi dei dati del 2016 e 2021, al netto di possibili imprecisioni, evidenzia una riduzione importante del finanziamento (-10,7%), del personale ed una diminuzione dei servizi territoriali pur restando stabile l’utenza complessiva. La componente ospedaliera resta nel complesso sostanzialmente invariata ma con un aumento dell’offerta in ambito pubblico. La rete residenziale si riduce sia come strutture e utenti mantenendo costi pressoché invariati che costituiscono una percentuale significativa del budget (43,6%). E’ interessante notare che questo andamento si è manifestato in una fase nella quale si è verificata la chiusura degli OPG ed un incremento dell’impegno dei DSM in questo ambito.
Pietro Pellegrini
Direttore Dipartimento Assistenziale Integrato Salute Mentale Dipendenze Patologiche Ausl Parma
Note:
1 Ministero della Salute Rapporto 2016 Analisi dei dati del Sistema Informativo per la Salute Mentale (SISM), Dicembre 2017
Ministero della Salute Rapporto 2021 Analisi dei dati del Sistema Informativo per la Salute Mentale (SISM), Ottobre 2022