Un altro carcere nel solco delle idee di Grazia Zuffa. di Franco Corleone
Guardare agli strumenti di risocializzazione non più come concessioni ma come diritti Tanti anni fa Giorgio Gaber scrisse una canzone che andava al nocciolo della politica e chiedeva scusa se parlava di Maria, la libertà, la rivoluzione, la realtà. Mi è venuta in mente in occasione della recente morte improvvisa di Grazia Zuffa, mia compagna di vita, femminista, psicologa, componente del Comitato Nazionale di Bioetica, già senatrice, che per lungo tempo ha costruito un pensiero originale sulle droghe, sul carcere, sulla differenza femminile. Nel momento della tragedia abbiamo scoperto che per molte persone è stata una maestra e una guida: sicuramente ne sarebbe stata sorpresa,Leggi altro →