Il Consiglio dei Ministri vara il primo provvedimento attuativo della legge 33. Per Cecconi, Spi: “Non sembra esserci nessuna risorsa. Sarebbe clamoroso”
COSA PREVEDE IL DECRETO
In realtà un testo ufficiale e definitivo su cui riflettere e valutare ancora non c’è. Quello che si sa è che dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026 si dovrebbe sperimentare un nuovo strumento, la prestazione universale per gli ultra ottantenni in condizione di “livello di bisogno assistenziale gravissimo” e con un Isee di 6.000 euro. La prima contraddizione che si rileva è che ha davvero poco di universale uno strumento che – secondo fonti del Patto per la non autosufficienza – riguarderebbe solo lo 0,18% di quanti oggi sono riconosciuti non autosufficienti, tanto è vero che percepiscono l’indennità di accompagnamento.
L’ATTENZIONE AI FRAGILI
Per gli anziani che si trovano in condizione di non autosufficienza e le loro famiglie non possono essere alimentate false speranze. Aggiunge, a tal proposito, il segretario del sindacato dei pensionati: “A meno che non sia cambiato qualcosa in queste ultimissime ore, a noi non risulta il finanziamento annunciato da Meloni e quindi, se fosse così, sarebbe una presa in giro per milioni di persone che aspettano da tempo risposte. Se quelle risorse invece si fossero, tanto meglio, anche se non basterebbero. Se la cifra fosse – come ci auguriamo – confermata, sarebbe in ogni caso assolutamente irrisoria rispetto ai fabbisogni”.
Chiosano in un comunicato congiunto Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil pensionati: “Attendiamo di valutare nel dettaglio il testo del decreto e di discuterlo – come ci era stato anticipato – con il governo e in sede parlamentare e con Regioni e Anci. Ma certo non sono accettabili annunci e promesse sui finanziamenti per attuare la legge. Occorre individuare un percorso certo, che accompagni i decreti attuativi, per un progressivo e consistente incremento dei fondi, sociali e sanitario, per la non autosufficienza. Sappiamo bene che per fronteggiare seriamente l’invecchiamento della popolazione è fondamentale aumentare anche le risorse: le attuali non sono assolutamente proporzionate ai bisogni. Milioni di persone non possono più aspettare”.
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