LI CHIAMAVANO .. ISTITUTI! Servizi sociosanitari diurni e residenziali. Nella proposta della giunta (Regione Marche) circa 1500 persone con disabilità e disturbi mentali fino al 2033 possono continuare a vivere ancora in camere a 4 letti.
L’Appello-denuncia di un gruppo di associazioni marchigiane: ANGSA Marche, UILDM Ancona, Gruppo Solidarietà Moie di Maiolati, ANGLAT Ancona, Cooperativa Papa Giovanni XXIII Ancona, Centro H Ancona, Ass. Un Passo Avanti Ascoli Piceno; Anffas Fano, Cooperativa Casa della Gioventù Senigallia, AGFH Fano; ANFFAS Fermana, Ass. Vita Indipendente Marche
Nei giorni scorsi la giunta regionale ha approvato, ed ora al vaglio della Commissione competente, la proposta di modifica dei requisiti delle strutture diurne e residenziali, approvate dalla precedente amministrazione nel luglio 2020. Sono circa 12.500 le persone interessate al provvedimento, tra cui disabili, anziani non autosufficienti, soggetti con disturbi psichiatrici, minori, persone con demenza. Modifiche alle norme sono state richieste da tempo da diverse associazioni, che, in occasione dell’approvazione del provvedimento, avevano promosso anche una petizione, sottoscritta da 1200 persone. Le proposte, approvate risultano in perfetta continuità con i contenuti estremamente inadeguati dei Regolamenti del 2020, se non addirittura peggiorative. Una su tutte: la proroga di ulteriori 10 anni (oltre i 3 già trascorsi) per l’adeguamento strutturale – delle strutture già autorizzate alla realizzazione o all’esercizio – delle camere, che potranno continuare ad essere di 4 (o più!) letti per camera. La norma del 2020 (ottenuta dopo infinite pressioni poco prima dell’approvazione definitiva) prevedeva infatti 5 anni di tempo, dunque fino al 2025, per realizzare gli adeguamenti necessari, affinché in ogni camera non fossero accolte più di due persone. La nuova norma sposta la data di adeguamento al 2033 (10 anni dall’approvazione della proposta di modifica) …leggi il documento
fonte: GRUSOL