Lazio: dimissioni di massa della consulta regionale per la salute mentale. Protesta contro la legge che prevede la “nomina dall’alto” dei rappresentanti di utenti e familiari …leggi la notizia
Riportiamo di seguito la lettera comunicato della Presidente della Consulta regionale della salute mentale del Lazio Daniela Pezzi:
La Consulta regionale per la salute mentale, organismo permanente di partecipazione, tutela e promozione in materia di salute mentale, ha preso atto delle modifiche apportate dal Consiglio regionale alla legge istitutiva della Consulta stessa. Le modifiche sono contenute nella Legge Regionale del 17 giugno 2022, n.10 “Promozione delle politiche a favore dei diritti delle persone con disabilità”.
Nel testo di tale legge viene più volte ribadito che “la Regione intende promuovere un nuovo modello di intervento volto a favorire l’autodeterminazione e la piena partecipazione delle persone… e un cambiamento di paradigma culturale mettendo al centro i diritti delle persone, riconoscendo la loro capacità contrattuale di cittadini per l’esigibilità dei diritti sociali costituzionalmente garantiti”.
Obiettivi apprezzabili e condivisibili se non fosse che all’Articolo 19, con totale incoerenza e contraddizione, si stabilisce che il Presidente non verrà più eletto dai membri della Consulta ma nominato dal Consiglio regionale in assoluta discrezionalità, scegliendo in una rosa di nominativi di esperti, senza graduatorie di merito o attribuzioni di punteggio.
Così l’Associazionismo degli utenti, delle famiglie e del volontariato viene privato del diritto ad esprimere il proprio voto, torna ad essere subalterno ai tecnici (psichiatra, psicologo, ecc) e si riporta l’ambito della salute mentale alla cultura e alla situazione antecedente la legge 180/1978 … leggi la lettera testo completo
l’Avviso pubblico della Regione Lazio per la selezione dei candidati