Alla Ministra della Giustizia
Dott.ssa Marta Catarbia
Via Arenula, 70
ROMA
Al Consiglio Superiore della Magistratura
Piazza dell’Indipendenza, 6
ROMA
e p.c.
Al Ministro della Salute
Al Ministro del Lavoro e Politiche Sociali
Al Ministro per le disabilità
Al Garante Nazionale delle persone private della libertà
Alla Commissione Sanità del Senato della Repubblica
Alla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati
LORO SEDI
Premesso che l’UNASAM ha sostenuto, fin dalle prime bozze di proposta di legge depositate in Parlamento, l’approvazione della Legge 6/2004, considerandola una proposta di civiltà che doveva anticipare l’eliminazione dal Codice Civile dell’istituto della interdizione e, in generale, dell’intero sistema delle inabilitazioni per le persone che vivono l’esperienza della sofferenza mentale e non solo.
Tuttavia, già dai primi anni dell’attuazione della Legge 6/2004, si inizia-vano a manifestare, nella sua applicazione sul territorio nazionale, situazioni di criti-cità via via più marcate, lesive dei diritti delle persone beneficiarie e nettamente in contrasto con quanto affermato nelle finalità della Legge: “tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive in tutto o in parte di au-tonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente”.
In particolare, si sono andate a costituire, nel tempo, Associazioni (o Organizzazioni) di Amministratori di Sostegno alla stregua come se si trattasse di una professione e non di un impegno civile volontaristico e gratuito che doveva privile-giare (nella nomina) i familiari della persona beneficiaria o persona di sua fiducia … leggi la lettera UNASAM