Psichiatria Livorno “Paziente morto legato al letto”: la lettera aperta di Unasam a direzione DSM, ASL e Assessore Regione Toscana

Al Direttore del DSM di Livorno

Al Direttore Generale della ASL Nord Ovest della Toscana

All’Assessore alla Sanità della Regione Toscana

Apprendiamo con grande angoscia e sconcerto della morte di un uomo ricoverato al Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Livorno.

Psichiatria Livorno, l’ex direttore: “Paziente morto legato al letto”

Sembra che la persona (non colpita da covid-19), proveniente dalla Val di Cornia, sia morta di polmonite mentre si trovava legato in un letto del SPDC da una settimana. La terribile notizia è stata data durante i lavori del Seminario sulla contenzione che abbiamo tenuto sabato 10 aprile, ma di tale notizia non vi era traccia alcuna fino alla pubblicazione di tale fatto su un organo di informazione di Livorno in data odierna.

Il DSM di Livorno ha una lunga storia di  decenni di impegno per l’eliminazione di qualunque forma di coercizione e violazione dei diritti umani delle persone in cura nei servizi di salute mentale e operava nel rispetto dei valori e dei principi della Legge di Riforma 180 e dei successivi Progetti Obiettivo. Tale fatto quindi rivelerebbe una pericolosa involuzione culturale e grave pregiudizio alla sicurezza e corretta presa in carico delle persone che effettuano un ricovero nel SPDC

Sentendo i familiari del territorio, apprendiamo che questa contenzione non sarebbe fatto eccezionale (ugualmente illecito) ma che addirittura, dopo un incidente occorso ad una operatrice, sarebbe addirittura atto “prescritto” preventivamente (formalizzato durante specifica attività formativa) per evitare aggressioni verso gli operatori del Servizio Ospedaliero.

Per quanto sopra, chiediamo di sapere se, la Direzione Generale e la Direzione del DSM, hanno proceduto alla apertura di una inchiesta interna che accertasse se vi è stata contenzione e quindi responsabilità diretta su questa morte da parte di chi ha disposto tale contenzione e da parte di chi l’ha materialmente eseguita.

All’Assessore Regionale alla Sanità chiediamo un intervento urgente affinchè si avvii una verifica su tutto il territorio regionale sulla eventuale diffusione di tale pratica aberrante che viola i diritti umani e la dignità delle persone.

Si resta in attesa di cortese e urgente riscontro.,

La presidente UNASAM

Gisella Trincas

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