La questione in gioco in questa XII edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani – in programma in streaming (a Napoli) dal 17 al 28 novembre – è il rapporto tra la pandemia da Covid19 e la tutela del libertà fondamentali delle nostre società, i Diritti Umani. … ascoltando i contributi e le testimonianze dei nostri ospiti, si tenta di capire quanto la limitazione delle libertà di movimento e di azione, dovuta alla necessità di assicurare la salute pubblica, possa essere accettata senza arretramenti durevoli dello Stato di Diritto e quali sono i correttivi a cui ricorrere per non cadere nella trappola del giustificazionismo.
… Se è vero che dovremo imparare a vivere col Covid, è anche vero che dovremo capire come fare, senza tralasciare nessuno, soprattutto gli ultimi e i più deboli. E di questo il Festival parlerà, aprendo una finestra sull’Italia (19 e 20 novembre) e sul suo sistema di assistenza sociale, sui servizi essenziali, dalla Sanità alla Scuola, passando per il lavoro, le carceri e la salute mentale, esplorando periferie e buchi neri della nostra società dove di Diritti si parla troppo poco e la criminalità consolida il suo potere e i suoi metodi di arruolamento
Il 19 novembre alle ore 10 si è discusso di “Salute Mentale e diritti durante il lockdown”, con gli interventi tra gli altri di Gisella Trincas e Antonio Esposito (entrambi fanno anche parte del coordinamento della Conferenza nazionale Salute Mentale), quindi alle 18 il secondo evento “l’Italia che resiste“.
Gli eventi sono visibili in diretta streaming, sulla pagina Facebook del Festival. Gli stessi eventi potranno essere fruiti in differita sulla piattaforma www.cinenapolidiritti.online