A partire dalla domanda posta dal titolo di questo volume, a cura di Elena Cennini e Antonio Esposito, contestualizzata anche a fronte degli eventi pandemici determinati dalla Sars CoV-2, gli autori – si interrogano sulla persistenza di dispositivi, logiche e prassi manicomiali, e sulle esperienze volte a contrastare questo “fascino discreto del manicomio”, all’interno delle politiche e dei servizi di salute mentale, ma anche nella più complessiva organizzazione sociale: quello asilare è assunto, infatti, qualemodello biopolitico di governo dei corpi dei viventi, che sopravvive alla chiusura degli ospedali psichiatrici come paradigma di internamento ed esclusione.
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