Il coordinamento nazionale della Conferenza Salute Mentale, dopo averlo richiesto (vedi notizia), si è incontrato con l’ANCI il 30 giugno (delegazione guidata dal Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi presidente della commissione welfare ANCI) e con il Ministero della Salute il 14 luglio (sottosegretario Sandra Zampa).
Negli incontri, oltre a presentare la Conferenza Salute Mentale, segnalando in particolare che è composta da una vasta coalizione di associazioni nazionali e territoriali, è stata ribadita la necessità di un maggiore impegno delle Istituzioni per affermare il diritto alla tutela della salute mentale, troppo spesso ostacolato e persino negato. Per questo abbiamo presentato le conclusioni dell’ultima grande Assemblea del 30 maggio scorso.
Con l’ANCI abbiamo proposto un possibile lavoro comune (e concrete iniziative) su tre temi:
- Vita indipendente e abitare, autonomo o supportato, dei soggetti più fragili, per costruire alternative alla risposta unica dell’istituzionalizzazione (tanto più nelle grandi strutture), in alleanza con le Ater e con le associazioni e cooperative sociali che se ne occupano;
- come assicurare che il Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) sia rispettoso dei diritti e della dignità della persona, come prescrivono le leggi 180 e 833 del 1978; considerando attentamente il ruolo del sindaco e degli altri soggetti chiamati ad eseguirlo;
- quali iniziative assumere di fronte alla pratica diffusa della contenzione meccanica nei servizi socio sanitari, nelle RSA, nei Servizi psichiatrici di Diagnosi e Cura, a partire dalla presentazione della campagna “Città libere dalla contenzione”.
Su questi argomenti abbiamo inviato tre brevi schede all’ANCI, per la ripresa del confronto a settembre.
Inoltre, sono state individuate come ulteriori occasioni di confronto e di collaborazione un’audizione del Coordinamento Conferenza Salute Mentale presso l’istituenda commissione RSA dell’ANCI e un coinvolgimento negli eventi che ANCI organizzerà per il ventennale della legge 328/2000.
Con il Ministero della Salute abbiamo proposto e discusso alcune iniziative:
- l’emanazione urgente di una Circolare ufficiale per far riprendere le attività dei servizi, interrotti o ridotti durante le fasi dell’emergenza, in particolare per superare le restrizioni (ingiustificate in termini di garanzia di sicurezza sanitaria) imposta ai cittadini nelle strutture residenziali che impediscono spesso l’esercizio delle libertà individuali (su questo argomento si veda la nostra lettera al Ministro della Salute);
- che le ingenti risorse, anche europee, destinate al potenziamento del SSN siano rivolte prioritariamente ai servizi sociosanitari territoriali, con una forte attenzione al sostegno delle politiche e dei servizi per la salute mentale di comunità; su questo argomento si veda anche il preAppello “Finanziamenti europei per l’emergenza, usarli bene …”
- che la Conferenza nazionale Salute Mentale 2021 sia convocata dal Ministero, coinvolgendo Regioni e Comuni e, ovviamente tutte le associazioni della Conferenza SM 2019/2020. La Sottosegretaria ha accolto positivamente la proposta e ora stiamo iniziando il confronto operativo;
- l’emanazione di un Decreto Ministeriale per la (ri)costituzione dell’organismo di monitoraggio sul superamento degli OPG Ospedali Psichiatrici Giudiziari, quindi non solo sulle Rems ma sulle misure di sicurezza non detentive come prima ratio, composto dai diversi attori coinvolti in questo difficile processo, istituzionali ma anche della società civile; anche su questo argomento è stata accolta la proposta e ora stiamo iniziando il confronto operativo;
- l’attivazione di un sistema di rilevazione, uniformemente adottato in tutte le Regioni, sulla contenzione e sulle pratiche coercitive, esplicitamente finalizzato al loro superamento; stiamo preparando un primo contributo per avviare un confronto con il Ministero;
- revisione del SISM (sistema informativo salute mentale) e integrazione degli indicatori per il monitoraggio LEA sulla Salute mentale in specie per l’assistenza distrettuale, oggi carenti; stiamo preparando un primo contributo per avviare un confronto con il Ministero;
- rafforzare la struttura ministeriale che si occupa di Salute mentale;
Appena disponibili saranno resi pubblici i materiali e le relative informazioni sullo sviluppo del confronto.
Segnaliamo infine che la Conferenza delle Regioni non ha ancora risposto alle nostre richieste.