Sepolti vivi: antifascisti in manicomio. di Gian Luigi Bettoli

La realtà ancora poco conosciuta di un internamento sistematico degli antifascisti nell’istituzione psichiatrica è un fenomeno stimabile in una forbice compresa tra i 475 individuati tra le schede del Cpc catalogate dall’Anppia – l’1,06% dei 44.540 del campione 602, pari ad un quarto circa del totale – ed il migliaio e mezzo di antifascisti internati in manicomio che si ricava dall’applicazione della medesima percentuale a tutti gli schedati. Il tutto in un quadro in cui l’epoca fascista è segnata dal fervore edificatorio del regime nel settore psichiatrico, e vede crescere sia il numero complessivo degli internamenti nei manicomi giudiziari – da 778 a 5.800 tra il 1931 e lo scoppio della seconda guerra mondiale – che quello dell’insieme dei ricoverati negli Opp, che passano da 60.306 al 1° gennaio 1926
a 96.500 nel 1941. Con un tasso estremamente alto di mortalità, che nello stesso periodo passa da 8.282 a 7.636 persone, ma che durante l’anno peggiore della guerra, il 1944, sale a 13.517, pur a fronte di un crollo del numero degli internati, scesi a 65.014 alla fine dell’anno 603.

Si calcola che durante la guerra i pazienti psichiatrici deceduti siano stati tra i 24.000 ed i 30.000, concentrati soprattutto al Sud, con punte di mortalità negli Opp campani di Aversa (42,2% nel 1943), Miano (48,1% nel 1943) e Nocera Inferiore e Superiore (35% nel 1943-1944) 604.

Un altro dato significativo è riferito al 1932, quando gli istituti psichiatrici sono cresciuti a 154 (dieci in più rispetto al 1927): il numero delle giornate di occupazione dei posti letto è di 27.198.924, più delle 24.843.476 fornite dai 1.319
ospedali non psichiatrici 605.

Protagonista dei manicomi italiani in quegli anni Venti-Trenta è di fatto il problema della cura, o meglio la sua quasi assenza. […] All’ideologia fascista e alla sua teoria sociopolitica corrispose un consolidamento degli aspetti autoritari già presenti nel settore del controllo sociale e dunque anche in quello psichiatrico; consolidamento che si tradusse nell’estensione del concetto di pericolosità sociale e dunque della pratica dell’internamento, nonché nell’opposizione teorica e pratica a trattamenti non istituzionali della follia. […] Oltre a ciò, la psichiatria italiana raccoglie durante il fascismo i frutti di un asservimento a essa congeniale: accentuando la sua funzione carcerario-manicomiale 606.

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l’articolo è tratto dal libro di Gian Luigi Bettoli ” A dispetto della dittatura fascista” – OLMIS editore

602 Petracci, cit., p. 3.
603 Padovan, Dario, Biopolitica, razzismo e trattamento degli “anormali” durante il fascismo, in Cassata, Francesco e Moraglio, Massimo (a cura di), Manicomio, società e politica, Pisa, Biblioteca Franco Serantini, 2005, pp. 74-77; Rossi, Marco, Capaci di intendere e di volere, cit., pp. 24-28 e, per i casi di morte, i capitoli successivi dedicati alle varie fedi politiche degli internati; Petracci, cit., pp. 3-10.
604 Peloso, cit., pp. 193-215 (p. 208 per i dati sui manicomi campani), vista l’altissima mortalità – sessanta volta superiore al resto della popolazione civile – riscontrata tra i pazienti psichiatrici internati nei manicomi durante la seconda guerra mondiale, si chiede se anche in Italia possa essere stata attuata quell’eutanasia passiva che ha portato allo sterminio dell’80% dei pazienti psichiatrici tedeschi sopravvissuti all’Aktion T4. Preso atto dell’atteggiamento estesamente contrario degli psichiatri italiani all’eutanasia dei pazienti, esclude che si possa parlare di un’azione programmata, quanto del fatto che la popolazione internata era soggetta più di quella libera sia ai bombardamenti che alla morte per fame, freddo e tubercolosi, non potendosi arrangiare autonomamente uscendo dai manicomi, se non in casi limitati.
605 Padovan, cit., pp. 74-77; Rossi, Marco, Capaci di intendere e di volere, cit., pp. 24-28; Petracci, cit., pp. 3-10.
606 Babini, Valeria P., Liberi tutti. Manicomi e psichiatri in Italia: una storia del Novecento, Bologna, Il Mulino, 2009, pp. 78 e 94-95.

 

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