Molti disturbi dell’età adulta sono preceduti da condizioni patologiche che si presentano durante l’infanzia e l’adolescenza. L’insufficiente attenzione ai problemi di salute mentale dei bambini e degli adolescenti è tuttora un limite per i servizi di salute mentale.
I nuovi LEA prendono atto di questa situazione e gli articoli 25 e 26 affermano che “Il Servizio sanitario nazionale garantisce ai minori con disturbi in ambito neuropsichiatrico e del neurosviluppo, la presa in carico multidisciplinare e lo svolgimento di un programma terapeutico individualizzato differenziato per intensità, complessità e durata, che include le prestazioni, anche domiciliari, mediche specialistiche, diagnostiche e terapeutiche, psicologiche e psicoterapeutiche, e riabilitative, mediante l’impiego di metodi e strumenti basati sulle più avanzate evidenze scientifiche”. Il dettaglio delle molte priorità da garantire, sul piano clinico e organizzativo, si conclude in entrambi gli articoli con l’impegno alla “progettazione coordinata e condivisa con i servizi per la tutela della salute mentale del percorso di continuità assistenziale dei minori in vista del passaggio all’età adulta” e a dare “Assistenza sociosanitaria semiresidenziale e residenziale ai minori con disturbi in ambito neuropsichiatrico e del neurosviluppo” (art. 32).
Sono tanti obiettivi per un’età evolutiva orfana di attenzioni e di cure urgenti e necessarie. Saranno realizzati?
A Padova il 3 giugno 2019 si è svolto un evento gratuito su questi temi, organizzato dalla Fondazione Emanuela Zancan onlus (presso la Sala Conferenze in via del Seminario 5/A – 35122 Padova).
A breve il Report contributo per la Conferenza nazionale a cura di Tiziano Vecchiato