Il 16 aprile 2019 il Forum Salute Mentale è stato invitato – insieme ad altre associazioni tra cui l’Unione Nazionale delle Associazioni Per La Salute Mentale (Unasam), la Società Italiana di Psichiatria (SIP) e Psichiatria Democratica – all’audizione convocata dalla XII Commissione (Affari Sociali) della Camera dei deputati.
I temi dell’audizione sono stati due documenti presentati rispettivamente dall’on. Francesca Troiano (Movimento 5 Stelle) e dall’on. Vito De Filippo (Partito Democratico). Per il Forum Salute Mentale era presente il portavoce nazionale Vito D’Anza (Piero Cipriano per un imprevisto non ha potuto partecipare), per l’Unasam la presidente Gisella Trincas, per Psichiatria Democratica sia i segretari Emilio Lupo e Salvatore Di Fede, sia il presidente nazionale Antonello D’Elia.
Tutte e tre le associazioni hanno valutato positivamente entrambi i documenti che, pur con qualche accento diverso, mettono a fuoco lo stato della salute mentale in Italia.
Erano presenti diversi deputati della Commissione che hanno partecipato attivamente e con domande efficaci, pertinenti e di buon livello al dibattito che è seguito agli interventi delle associazioni.
I contributi dei deputati vertevano sul TSO, sulle contenzioni meccaniche e sugli assetti organizzativi dei servizi, temi affrontati dal portavoce del Forum, Vito D’Anza, che in particolare sul TSO ha affermato che si tratta di una pratica legittima e legale ma che in Italia se ne fa abuso, e che a quarant’anni dalla legge 180 ancora non si possiedono dati attendibili su tali pratiche che la stessa legge definisce eccezionali. Per ottenere dati attendibili sarebbe sufficiente rivolgersi ai giudici tutelari (soggetti coinvolti nel percorso di TSO dalla legge 180), che sono molti meno dei Comuni e molto meglio organizzati. I dati forniti dal Ministero della Salute sono inesatti perché forse ricavati dalle schede di dimissione ospedaliera (SDO) o con qualche altro metodo che riporta l’uscita dall’ospedale e non l’ingresso.
Gisella Trincas (Unasam) ha inoltre fornito una panoramica sullo stato dei servizi in Italia, sottolineando che troppi Centri di Salute Mentale (CSM) sono in realtà degli ambulatori.
Emilio Lupo (Psichiatria Democratica) ha invece messo in luce le criticità legate alla gestione delle misure di sicurezza per i pazienti che commettono reati, affermando che i protocolli tra magistratura e i Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) devono funzionare meglio e di più.
Salvatore Di Fede (Psichiatria Democratica) ha posto l’accento sullo sviluppo delle tematiche del lavoro come elemento di cura.
Antonello D’Elia (Psichiatria Democratica) ha infine ripreso il problema del budget di salute.
Fra i deputati della Commissione sono intervenuti l’on. Maria Teresa Bellucci (Fratelli d’Italia) su TSO e servizi per l’infanzia e adolescenza, l’on. Elena Carnevali (Partito Democratico) sul finanziamento del 5% mai rispettato dalle regioni e sullo sblocco dei concorsi per il personale dei servizi, l’on. Alessandra Locatelli (Lega) che ha giustificato l’alto numero di TSO per la presenza di «tanti pazienti non collaboranti».
In conclusione tutte e tre le associazioni hanno ricordato la grande iniziativa che si terrà il 14 e 15 giugno a Roma, la Conferenza Nazionale per la Salute Mentale, a cui tutti sono invitati.
report di Vito D’Anza – portavoce Forum Salute Mentale
fonte: FSM